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direttore Paolo Pagliaro

S. REVIEW, UILPA: LO STATO SI ARRENDE SU EVASIONE FISCO, NO A TAGLI PA

S. REVIEW, UILPA: LO STATO SI ARRENDE SU EVASIONE FISCO, NO A TAGLI PA

“Stupore per le prime dichiarazioni del Commissario per la spending review: in pochissimo tempo ha già quantificato il recupero in 30 miliardi!”: questo il commento del segretario generale della Uil Pubblica amministrazione Benedetto Attili circa le anticipazioni fornite da Carlo Cottarelli sul piano per la revisione della spesa pubblica, aggiungendo: “A pensar male si pecca ma spesso ci si azzecca, non vorremmo che la cifra di risparmio indicata fosse stata già stata quantificata a priori, a prescindere da un reale e serio studio di fattibilità e soprattutto di modalità”. “Gli intendimenti che Cottarelli lascia presagire - continua Attili - andrebbero nella direzione già intrapresa da coloro che lo hanno preceduto nel processo di spending review, è evidente che ancora non si è imparata la lezione sulle conseguenze sociali ed economiche di tali scelte: i tagli alla spesa pubblica significano tagli ai servizi pubblici e sociali, si colpiscono ancora lavoratori dipendenti e pensionati mentre nulla di concreto si fa nei confronti di chi continua a depredare lo Stato. La lotta all’evasione e all’elusione fiscale è passata in secondo piano, si tratta di miliardi di euro che, potenziando i soggetti preposti al controllo fiscale, potrebbero essere recuperati evitando ulteriori aggravi a danno dei soliti noti ma non solo, il recupero di tali somme consentirebbe al Paese anche di tornare ad investire!”. “Queste prime indiscrezioni - aggiunge - che accennano anche a nuovi interventi penalizzanti sul pubblico impiego e sulle amministrazioni pubbliche, lasciano intravedere il perseverare di una logica scriteriata. La stessa logica dei tagli lineari, adottata finora, che ha già prodotto risultati devastanti: i bilanci delle amministrazioni pubbliche sono stressati, i servizi non sono più garantiti e gli operatori pubblici sono sempre più penalizzati, dal punto di vista economico e dei carichi di lavoro, divenuti spesso insostenibili”. Il segretario generale della Uil Pubblica amministrazione conclude: “Non vogliamo neanche pensare che si ripropongano le solite ricette. Se così fosse, si sappia che non staremo immobili ad assistere all’accanimento nei confronti delle pubbliche amministrazioni e dei lavoratori pubblici, un atteggiamento vessatorio che ha già prodotto effetti devastanti sull’economia interna e sull’erogazione dei servizi pubblici indispensabili per garantire il corretto esercizio dei diritti essenziali sanciti dalla nostra Costituzione”. (Red – 26 nov)

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