Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

RAI, UN “DIARIO CIVILE” PER NARRARE LE MAFIE

RAI, UN “DIARIO CIVILE” PER NARRARE LE MAFIE

Dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa al capo della squadra mobile di Palermo Boris Giuliano. Dalla lotta contro il pizzo all’impegno civile dei giornalisti de L’Ora. Le storie degli uomini e delle donne impegnati a combattere le mafie saranno al centro del nuovo programma di Rai Educational “Diario civile”. In onda da domani alle 21.15 su Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre) e in replica il venerdì alle 22.45, la trasmissione a cura di Alessandro Chiappetta tratterà i temi della giustizia, dei diritti e del rispetto delle leggi ogni mercoledì per dieci appuntamenti, fino al 14 maggio. Il compito di introdurre l’argomento di ogni puntata è affidato al Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il quale dovrà tracciare i passaggi più significativi della lotta alla criminalità organizzata, compiuta ogni giorno dalle istituzioni e dai cittadini. “Il primo a comprendere l’importanza dell’informazione nella lotta alle mafie è stato Giovanni Falcone” ha dichiarato stamattina Roberti nel corso della conferenza stampa per la presentazione del programma, cui hanno partecipato anche il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi e il direttore di Rai Educational, Silvia Calandrelli. Sulla scia dell’intuizione dal magistrato ucciso nella strage di Capaci nel 1992 nasce “Diario civile”. In un periodo in cui le mafie si nascondono scegliendo strade sommerse come l’economia attraverso il riciclaggio dei capitali illeciti, l’attenzione ai fenomeni criminali deve essere ancora più grande, per non abbassare la guardia e non dimenticare storie e personaggi che hanno permesso di conoscere il fenomeno mafioso. “Questo programma rappresenta la strada migliore da battere per prevenire, per incidere sull’opinione pubblica” ha aggiunto il procuratore, ricordando che i primi destinatari della trasmissione sono i giovani, i quali troppo spesso si rifugiano nella criminalità quando non trovano lavoro. “Diario civile”, con la regia di Graziano Conversano, dedica la prima puntata a Don Diana, il parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994. Il documentario “Non tacerò” ricostruisce la vicenda umana di un parroco divenuto il simbolo della lotta alle mafie attraverso le testimonianze dei familiari, di chi lo ha conosciuto, dei parroci impegnati come lui per la legalità e dei magistrati, che insieme a Franco Roberti ne ripercorrono anche la complicata vicenda giudiziaria. Sarà Roberto Saviano a raccontare il percorso anticamorra di questo sacerdote, il contesto in cui ha operato, i depistaggi e le falsità che infangarono la figura di Don Diana, il cui esempio è sempre stato al centro dei racconti dello scrittore napoletano. (Fac – 11 mar)  

(© 9Colonne - citare la fonte)