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direttore Paolo Pagliaro

UE: NON SARA’ INCOLORE
LA PRESIDENZA JUNCKER

di Paolo Pagliaro

Da ieri l’Europa ha il suo nuovo governo. Il Parlamento di Strasburgo ha votato la fiducia alla Commissione guidata dall'ex premier lussemburghese, Jean-Claude Juncker. Il sì è venuto dal Partito Popolare, dai socialdemocratici e dai liberali ma ci sono stati molti franchi tiratori.
Juncker, che sarà operativo dal primo novembre, ha promesso che entro Natale presenterà un pacchetto di investimenti da 300 miliardi di euro per rilanciare occupazione e crescita in Europa.
Anche se di questo importante stanziamento si parla da mesi, i dettagli non sono noti. L’unica certezza è che ci sarà un rifinanziamento della Banca Europea degli investimenti.
300 miliardi in tre anni non sono peraltro l’ordine di grandezza necessario a superare quella carenza di domanda che sta affondando l’Eurozona. Molto più incisivi sembrano gli interventi di Draghi e della Bce.
Ma Juncker – che in passato aveva chiesto di introdurre il salario minimo e con Tremonti aveva proposto di creare un debito europeo che sostituisse gradualmente i debiti pubblici nazional – potrebbe riservarci cinque anni di presidenza non incolore.
Nel discorso di insediamento, ha detto tra l’altro che l’Europa deve fare di più contro la minaccia rappresentata dallo Stato islamico e deve finalmente trovare una politica comune di fronte all'ondata migratoria che arriva dal Mediterraneo.
Ha aggiunto che la libera circolazione è uno dei principi sulla cui base è costruita l’Unione europea e che quindi va difesa. E’ anche per sentirsi dire queste cose che in maggio abbia votato come abbiamo votato per il Parlamento europeo.
(23 ott)

(© 9Colonne - citare la fonte)