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SCUOLA, BOLDRINI: RISOLVERE I NODI
STORICI PER FAR CRESCERE IL PAESE

SCUOLA, BOLDRINI: RISOLVERE I NODI <BR> STORICI PER FAR CRESCERE IL PAESE

"E' ora di agire attraverso mirate strategie di intervento, che sappiano restituire all'educazione e alla formazione il ruolo di spinta per l'avvenire del Paese; non vi sarà crescita né ripresa se non saranno risolti i nodi storici del nostro sistema di istruzione e di formazione". Lo ha affermato la presidente della Camera Laura Boldrini in occasione della presentazione del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle strategie per contrastare la dispersione scolastica. "Solo attraverso l'istruzione- ha sottolineato - noi possiamo formare cittadini consapevoli, critici, autonomi e più liberi. Valori ai quali ciascuna generazione si appassiona attraverso alcune figure di riferimento", "la scuola di oggi come quella di ieri ha un ruolo insostituibile nella formazione e nella crescita dei ragazzi". Boldrini, che ha anche espresso la sua "massima riconoscenza" agli insegnanti "che spesso definisco eroi del nostro tempo", ha anche evidenziato che "la scuola educa anche alla legalità ed al rispetto degli altri. Non è un caso che laddove si registra una maggiore dispersione scolastica la criminalità trovi terreno fertile per crescere e svilupparsi. Diventa a volte un'alternativa, molto ragazzi sono affascinati dal modello negativo, che viene anche enfatizzato. Con la dispersione scolastica, può capitare di finire tra le braccia di chi non ti darà certo un futuro. L'impegno scolastico è quindi fondamentale per sottrarre manovalanza alle organizzazioni criminali che si nutrono anche di questa nuova forma di precarietà".

L’ABBANDONO SCOLASTICO - "L'abbandono scolastico costituisce anche un costo per la collettività - ha evidenziato la presidente della Camera -: secondo una recente indagine promossa da WeWorld Intervita, insieme alla Associazione Bruno Trentin e alla Fondazione Giovanni Agnelli, l'azzeramento della dispersione scolastica potrebbe avere un impatto sul PIL compreso tra l'1,4% e il 6,8%. Si tratta di un'incidenza molto significativa, che ci dà la misura di come questo fenomeno gravi così pesantemente sull'economia e la crescita del Paese. Per tutti questi motivi è oggi più che mai necessario ed urgente adottare misure che contrastino in maniera efficace il fenomeno dell'abbandono scolastico in Italia il cui tasso, secondo i dati forniti dall'Eurostat, si attesterebbe intorno al 17%. La trovo una cifra spaventosa. Ma non è tutto, ci sono altre rilevazioni più crudeli, che parlano addirittura di un dato allarmante del 30%. Mi auguro che queste percentuali non abbiano fondamento, perché se così fosse saremmo davvero di fronte ad un problema enorme per il nostro Paese. Tanto più quando si va a vedere il dato disaggregato sul territorio italiano, che ci dice che nel Meridione d'Italia il tasso di dispersione. è del 25%. Condivido pertanto le conclusioni della Commissione, che accende la luce su un fenomeno insostenibile per il nostro Paese in questi termini. E dice anche come occorrerà calibrare le azioni di prevenzione e di contrasto alla dispersione scolastica. Ringrazio davvero tutti i membri della Commissione, i deputati e le deputate che vi hanno lavorato, perché questo lavoro ci fa capire che in nessun modo noi vogliamo abdicare all' articolo 3 della nostra Costituzione". (PO / Red – 27 nov)

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