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UNIVERSITA’, PISA: AL PROF TAVONI (ICON) L’ORDINE DEL CHERUBINO

UNIVERSITA’, PISA: AL PROF TAVONI (ICON) L’ORDINE DEL CHERUBINO

Si sono distinti per meriti scientifici e culturali e hanno contribuito ad accrescere il prestigio dell’Ateneo. Sono i dieci professori dell’Università di Pisa a cui oggi è andata l’onorificenza dell’Ordine del Cherubino, riconoscimento accademico dell’ateneo toscano che ogni anno va a docenti illustri. La cerimonia di conferimento dell’Ordine del Cherubino e di nomina dei Professori Emeriti si è svolta questa mattina, nell’aula magna del Centro Congressi del Polo Fibonacci. Tra i docenti ai quali è andata la medaglia con la testa di un Cherubino (l’onorificenza prende il nome dal simbolo dell’ateneo, un angelo) c’è anche Mirko Tavoni, professore ordinario di Linguistica italiana alla Facoltà di Lettere dell’Università di Pisa e presidente del Consorzio ICoN (Italian Culture on the Net) formato da 19 Università italiane che promuove la lingua e la cultura italiana nel mondo. Insieme a Tavoni a ritirare il riconoscimento anche i professori Francesco Pegoraro del dipartimento di Fisica, Pierpaolo Degano del dipartimento di Informatica, Romano Giglioli del dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, Giacomo Lorenzini del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Giuseppe Petralia del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Giancarlo Galli, del dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, Marco Enrico Luigi Guidi del dipartimento di Economia e Management, Gino Fornaciari del dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, e infine  Sandra Vitolo del dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale.

 




 

LA MOTIVAZIONE Le motivazioni per le quali il Senato Accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professor Tavoni del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica sono legate al suo “concreto impegno istituzionale sempre al servizio della linguistica e della letteratura italiana, per il trattamento digitale di testi come risorsa per la ricerca e per la didattica e per l’applicazione informatica della linguistica e della ricerca sulla letteratura italiana; la creazione del Cnuce, il Centro di Calcolo Elettronico, e dell’Istituto di Linguistica computazionale al CNR, la direzione del CIBIT Centro Italiano per la Biblioteca Italiana Telematica, la responsabilità da 17 anni di progetti di ricerca per il più grande archivio di testi della letteratura italiana disponibile in rete, la sua carica di primo presidente del corso di laurea in Informatica umanistica triennale e magistrale”.

 

 

ICON E LA DIFFUSIONE DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO Il Senato Accademico ha inoltre sottolineato l’impegno del professor Tavoni per la diffusione della lingua italiana. Tra le motivazioni si legge: “Già direttore, è oggi presidente del consorzio ICoN, una rete di 19 università nota per la promozione e la diffusione della lingua e della cultura dell’Italia nel mondo attraverso tecnologie telematiche e per un attrattivo corso di laurea per stranieri. Nella cornice del Consorzio ICoN, ha promosso la creazione del master in traduzione specialistica, espressione dal 2007 della sua ricerca sulla scrittura professionale, della sua molteplice attività nelle frontiere più avanzate della tecnologia linguistica, del suo impegno nell’e-learning, della sua sensibilità per il rapporto fra università e mondo professionale”.

 



LA PRODUZONE SCIENTIFICA Tavoni ha meritato l’onorificenza dell’Ordine del Cherubino grazie anche alla sua ricca produzione scientifica: “Il professore - si legge ancora nelle motivazioni legate al riconoscimento che l’ateneo pisano ha conferito al suo docente - offre analisi puntuali della coscienza linguistica nel Rinascimento europeo, studia corpora per individuare la prospettiva linguistica contemporanea e osserva soprattutto la teoria e la prassi linguistica di Dante, per lo più sullo sfondo  variegato della sua poetica. Ineludibile oggi per la linguistica italiana la sua monografia sul Quattrocento nella collana pubblicata da Bruni, di forza non comune l’indagine su Pietro Bembo nella Letteratura Italiana per Einaudi, netto il respiro europeo dei tre volumi sulla linguistica del Rinascimento. L’interpretazione di Dante vede il professore Tavoni spesso concentrato sui problemi di biografia, il fonte battesimale o ad esempio la politica e l’esilio, Guido da Montefeltro, la Lastra, o sul valore semantico di parole chiave, Orazio satiro e il titolo stesso di Commedia, fino alle pagine sul canto ultimo del Paradiso. Di grande rilievo la sua riflessione, dal 2005, sul De Vulgari Eloquentia, con al culmine l’edizione con commento nelle opere di Dante per Mondadori nel 2011, in cui offre un paradigma nuovo, felice risultato di Pisa e fertile base per il futuro della critica su Dante”. (red - 24 apr)

 

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