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Il Prosciutto di Parma vola
alla conquista del Dragone

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Il Prosciutto di Parma vola <br> alla conquista del Dragone

(12 novembre 2015) Fino a domani il Prosciutto di Parma è a Shanghai, in occasione della fiera alimentare Food Hotel China. Un’opportunità per valorizzare il prodotto e diffondere le sue caratteristiche di eccellenza, ma anche allo stesso tempo un’occasione per raccogliere ulteriori informazioni sul Paese e per entrare in contatto con gli operatori locali. “La Cina sta dimostrando un certo interesse– dichiara Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma -. Attualmente non possiamo parlare di grandi numeri, ma il mercato è sicuramente più aperto al nostro prodotto e informato sulle complessità legate al concetto di Dop, un aspetto per noi prioritario. Tutto questo lascia presagire una promettente evoluzione del mercato, sicuramente ancora da monitorare, ma dalle buone potenzialità”. “Da parte nostra – aggiunge -  cerchiamo di cogliere tutte quelle opportunità che ci permettono di far conoscere il nostro prodotto e soprattutto far capire come lavorano i nostri produttori per garantire a tutti i consumatori qualità e sicurezza. Stiamo avendo un ottimo riscontro da questa fiera e ci auguriamo che possa aiutarci a consolidare in futuro la nostra presenza in questo mercato”. (Red)


SCHEDA / IL CONSORZIO

Il Consorzio del Prosciutto di Parma nasce nel 1963 per tutelare e valorizzare in tutto il mondo il Prosciutto di Parma e offrire ai consumatori garanzie e sicurezze sulla qualità del prodotto. Da allora, è impegnato in numerose attività tra cui la gestione e la salvaguardia delle regole produttive, la gestione della politica economica del comparto, la vigilanza e la tutela delle disposizioni di legge e dei regolamenti, la protezione del nome "Prosciutto di Parma" e del relativo marchio (Corona Ducale) attualmente registrato in circa 90 Paesi, nonché la valorizzazione del prodotto in Italia e nel mondo. Oggi può contare su un’organizzazione di 150 aziende, tutte situate nella zona tipica di produzione, che continuano a utilizzare e custodire il metodo tradizionale di lavorazione seguendo lo stesso rigido disciplinare produttivo depositato all’Unione Europea.

 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)