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Elettronica, dance e sperimentazione:
Babylonia, un successo senza confini

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Elettronica, dance e sperimentazione: <br> Babylonia, un successo senza confini

(1 dicembre 2015) Non è una novità che in Russia la musica italiana degli anni Settanta e Ottanta (da Al Bano a Toto Cutugno passando per Pupo) è particolarmente amata. Tuttavia ad essere apprezzata è anche la musica elettronica made in Italy. Lo conferma Max Giunta, leader dei Babylonia, che si prepara con la sua band a fare tappa a Mosca il 12 dicembre: “E’ la sesta volta che ci esibiamo in Russia. E’ un piacere tornare a Mosca. Veniamo accolti sempre con grande entusiasmo. E’ un Paese che è molto attratto dall’Italia e da tutto ciò che è italiano. Ricordo ancora - racconta sorridendo Giunta - di un imprevisto durante un concerto, un po' di tempo fa: a metà serata le tastiere smisero di suonare. Ho dovuto improvvisare qualcosa per intrattenere il pubblico mentre i tecnici cercavo di risolvere il danno. Scelsi ‘L’Italiano’ di Toto Cotugno. Non sbagliai. Fu un trionfo. Tutta la sala cantava quella canzone. Un momento particolarissimo. Nelle nostre trasferte - aggiunge - ci siamo spesso resi conto che sì, è vero: artisti come Al Bano e Romina sono accolti come delle vere e proprie star al pari di Madonna o degli U2. In Russia anche il nostro look italiano ci ha sicuramente aiutato: è stata una marcia in più per farci notare e per conquistare il pubblico russo”. La musica dei Babylonia è però lontanissima dal genere del cantante di “Emozioni”: i Babylonia sono, infatti, una delle realtà più seguite della scena elettronica italiana. Hanno già pubblicato tre album, vantano una lunga serie di live in Italia e all’estero e hanno collezionato numerose collaborazioni importanti tra cui il concerto con i Pet Shop Boys a Pavia e la partecipazione di Alice nel brano “Io Sono Il Deserto”. “A fine ottobre è uscito il nostro quarto album - racconta Max - il titolo è ‘Multidimensional’. Come i precedenti lavori, anche questo album è stato scritto da me e da Robbie, pur trovandoci attualmente in due dimensioni diverse. Da qui anche l’idea della copertina e del titolo del disco che rappresentano infatti il contatto tra mondi lontani ma vicini al tempo stesso”. Robbie è Robbie Rox: è stato lui con Max Giunta a dare vita a questo progetto musicale a Milano nel 2003 (“tutto è iniziato con un singolo, ‘Without Asking Me’, poi il progetto ha preso altre strade”). Il 29 giugno 2011 il mondo dei Babylonia è stato travolto dalla scomparsa prematura di Robbie. Oggi Max ha deciso di proseguire la produzione ma non nega le difficoltà incontrate: “Il quarto album arriva ufficialmente dopo un evento che ha segnato il mio percorso artistico ma soprattutto umano. E’ stata una vera e propria conquista riuscire e mettere in piedi questo album perché inizialmente l’approccio alla musica è stato per me dolorosissimo e difficilissimo. Oggi posso ammettere che la musica mi ha salvato la vita: dopo lo smarrimento e la rabbia avevo bisogno di pormi un obiettivo e di raggiungerlo. Volevo realizzare un nuovo disco e ce l’ho fatta. Col senno di poi posso dire che questo album è stato per me tanto doloroso quanto necessario”. Max sottolinea poi le collaborazioni importanti legate a “Multidimensional: “ Vanta - spiega il cantante - la partecipazione di prestigiosi collaboratori tra cui Steve Lyon, un produttore di Londra che ha lavorato con i Depeche Mode, i Subsonica, Laura Pausini e i The Cure. Un personaggio da cui hai solo da imparare”. Anche per il video di “I Breathe”, secondo singolo estratto dall’album e attualmente in rotazione radiofonica, Max ha parole entusiaste: “E’ stato girato in una Milano molto urban e diretto da Gianluca Miotto”. Il leader dei Babylonia spiega infine così il segreto del successo all’estero: “Riusciamo ad arrivare oltralpe grazie al fatto che cantiamo in inglese e grazie, soprattutto, al nostro genere musicale: un po’ elettronico, un po’ british. Un genere che piace molto in Germania, in Russia e in tutta l’Europa del nord”. Max tra concerti, eventi e tanta musica (è tornato due giorni fa da Barcellona e già pensa ai prossimi appuntamenti: “Torneremo a Bratislava e poi in Turchia e forse ad aprile riusciremo anche a fare tappa a Roma”) invita nonostante “il periodo cupo che viviamo, pieno di tensioni e domande” a “non limitare le nostre abitudini”: “La libertà - dice - è un valore intoccabile e va preservato. Non dobbiamo, però, neppure allontanarci dalla realtà: un po’ di prudenza è necessaria ma guai a limitare i nostri modi di fare”. (Gil)


SCHEDA / L’ALBUM


Dopo il fortunato album “Motel La Solitude”, i cui singoli “By My Side”, “Myself Into Myself” e “Ethereal Connection” sono stati programmati da diversi network radiofonici e televisivi su territorio nazionale, i Babylonia, progetto musicale di Max Giunta e Robbie Rox, tornano con un nuovo album dal titolo “Multidimensional” ( uscita il 30 ottobre con distribuzione Universal Music): una perfetta sintesi tra musica elettronica, dance e sperimentazione in 13 brani che soddisferanno non solo i cultori del genere ma anche gli amanti della buona musica pop. Vibrante, energetico, intenso: “Multidimensional” è un vero e proprio viaggio nelle emozioni dell’essere umano alle prese con il più grande mistero che accompagna la vita: il disco nasce infatti a seguito della prematura scomparsa di Robbie Rox al quale il disco è dedicato. Il suono dell’album, potente e raffinato grazie all’utilizzo di sintetizzatori, chitarre e archi, è stato affidato al sound engineer Marco Barusso (Nek, Modà, Lacuna Coil) e al leggendario Ted Jensen dello Sterling Sound Studio di New York.

(© 9Colonne - citare la fonte)