Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

21 ARRESTI PER MAFIA
MESSINA DENARO VICINO?

- Continua a stringersi il cerchio della giustizia intorno al superlatitante mafioso Matteo Messina Denaro: questa mattina Polizia, Carabinieri e Dia, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno arrestato 21 affiliati alle famiglie mafiose di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna, indagati per associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento, detenzione di armi e intestazione fittizia di beni, reati aggravati dalle modalità mafiose. L’operazione, denominata “Anno zero”, ha confermato il perdurante ruolo apicale di Messina Denaro della provincia mafiosa trapanese e quello di reggente del mandamento di Castelvetrano assunto da un cognato, in conseguenza dell’arresto di altri membri del circuito familiare. Le indagini, oltre ad accertare il capillare controllo del territorio esercitato da Cosa nostra ed il sistematico ricorso all’intimidazione per infiltrare il tessuto economico locale, hanno consentito di individuare la rete relazionale funzionale allo smistamento dei "pizzini" con i quali il latitante impartiva le disposizioni ai suoi sodali.  Secondo Rosy Bindi, presidente uscente della Commissione parlamentare antimafia, “l'operazione coordinata dalla DDA di Palermo, frutto della costante ed efficace pressione investigativa che impegna le migliori energie delle  forze dell'ordine e un nuovo pool di magistrati della procura guidata dal dottor Lo Voi, ha svelato la complessa organizzazione, formata da fiancheggiatori e stretti familiari, che ruota intorno al boss di cosa nostra trapanese e che conferma la combinazione di metodi tradizionali, con il ricorso  ai pizzini, con il profilo moderno e imprenditoriale di Messina Denaro. Una mafia ancora aggressiva - osserva Bindi - e spietata che continua ad esercitare un penetrante controllo del territorio ma che ha di fronte uno Stato che non abbassa la guardia e rafforza le sue capacità di contrasto".

(PO / Red)

(© 9Colonne - citare la fonte)