Il traguardo è di includere più squadre nelle competizioni europee, perché per le squadre è importante competere su scala più grande. E solo così il football può crescere". Parla di solidarietà tra club e inclusone il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin al Festival dello Sport di Trento, spiegando che "se non facciamo crescere il calcio se non aiutiamo ogni club europeo il football rischia di finire. E i cambiamenti sono inevitabili e logici". Non ci sono troppi soldi nel calcio, spiega Ceferin, ma "il problema è come vengono distribuiti". Sul Mondiale a 48 squadre, Ceferin si dice fiducioso anche se, parlando dell'ultima competizione in Russia, "la prima gara tra Russia e Arabia Saudita era una gara da serie B. Però molti paesi avranno la possibilità di partecipare a una festa del calcio ed è una specie di celebrazione di questo sport. Lasciare che venga più gente è una cosa buona per il calcio, come Uefa supporteremo questa formula e vedremo cosa succede". Pollice verso invece per il Mondiale per club: "Non sappiamo chi sta investendo e quanto, non sappiamo che tipo di joint venture stiano programmando. E l'opinione dell'Uefa è che il calcio non è in vendita. Non siamo la Formula Uno e dobbiamo avere cura di ogni singola competizione. in alcuni paesi non hanno interesse e cura nel football. Spero che avremo possibilità di parlarne direttamente con la Fifa. non siamo contrari ma vorremmo saperne di più".