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Var in Champions,
Ceferin: serve chiarezza

Var in Champions, <br>Ceferin: serve chiarezza

In Italia e al Mondiale è già protagonista ma in ambito europeo l'Uefa sta prendendo tempo per capire. La VAR divide le opinioni di tifosi e presidenti ed è lo stesso Aleksander Ceferin, numero uno dell'Uefa, a parlarne al Festival dello Sport di Trento: "La differenza tra competizione nazionali ed europee è che tu hai arbitri da tutta Europa e non è semplice organizzare un unico torneo così vasto come la Champions con la Var, serve tempo". Poi Ceferin usa una metafora efficace: "La Champions è come una Ferrari, non puoi imparare a guidare su una Ferrari o vai a sbattere. Nel Mondiale ci fu un caso in Serbia-Svizzera, anche in Inghilterra e in Germania ci sono stati episodi curiosi. CI sono utilizzi che vogliamo che siano assolutamente chiare. Deve essere chiaro o rischia di creare più danni che soluzioni". Secondo il presidente del Torino Urbano Cairo, in serie A dopo un anno di "uso estensivo, in questa stagione ci sono stati più problemi" forse per il passaggio di Roberto Rosetti in ambito continentale: "Concordo che in Uefa bisogna essere prudenti nell'utilizzo. Lo scorso anno la chiamata era continua e gli errori si sono ridotti. Poi ai mondiali si è ridotto, solo con un errore chiaro ed evidente. ma allora decade utilità della var". "Anche in questo caso - aggiunge il presidente della Juve Andrea Agnelli - il problema è l'armonizzazione. si gioca a pallone in un solo modo e si arbitra in un modo solo. C'è una tecnologia in cui alcuni elementi sono fattuali, come il fuorigioco. bene ha fatto l'Uefa a prendersi il suo tempo ma non si può più tornare indietro sulla strada della tecnologia".

(© 9Colonne - citare la fonte)