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direttore Paolo Pagliaro

SCUOLA, MIOZZO: SI PUO’
AFFRONTARE IL RISCHIO

“Riaprire tutte le scuole è un potenziale rischio, è vero, ma lo è anche continuare a tenerle chiuse”, “per me la preoccupazione è piuttosto la salute mentale di un'intera generazione: basta vedere l'aumento delle consulenze psichiatriche, i tentati suicidi e gli atti di autolesionismo, l'esplosione di una violenza assurda, con risse organizzate a tavolino. È un disastro, che non possiamo ignorare”. Lo afferma Agostino Miozzo, già coordinatore del Comitato tecnico-scientifico ed ora consulente del ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi. In una intervista a La Stampa, replicando alle critiche espresse da esperti come Galli a Crisanti. “E’ una questione difficile, abbiamo sempre saputo che la scuola non è esente da rischi - spiega - soprattutto per quello che smuove all'esterno, lo spostamento di massa di studenti e personale scolastico, fino a 10 milioni di persone ogni giorno” e su come organizzare il trasporto pubblico “ne parliamo da aprile 2020, un anno è passato invano, in molte realtà senza il necessario potenziamento del servizio, in altre qualcosa è stato fatto. Di fronte a un deficit dei trasporti, l'unica soluzione a breve è scaglionare gli ingressi degli studenti e allungare l'orario, se necessario riorganizzando le presenze del personale scolastico, ci sono i soldi per coprire i costi. Così si riduce il rischio di assembramenti” e “nel rispetto del principio dell'autonomia didattica, sarà sempre il dirigente scolastico a valutare e decidere dal punto di vista logistico. C'è un evidente problema di spazi in molti istituti, che non si risolve certo in pochi mesi, nonostante gli stanziamenti fatti per l'edilizia scolastica, perché nessuno è Mandrake. Quindi dobbiamo affrontare questa sfida con gli strumenti a disposizione: se un preside ritiene di non poter garantire il distanziamento nelle aule o di non avere abbastanza personale, deriderà di farei doppi turni odi tenere una parte degli studenti con la didattica a distanza. Una quota di Dad resterà, oggi è fisiologico”. Inoltre “si può prevedere la dotazione di mascherina FFp2 per insegnanti e personale scolastico, le finestre sempre aperte in classe, se il meteo lo consente. Poi un distanziamento più accentuato nei luoghi dove si sta senza mascherina e c'è poca areazione, penso alle mense, prevedendo turni differenziati per i pasti. L'importante è dare informazioni chiare ai dirigenti scolastici”. (20 APR - red)

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