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Scabrosa Atipia, il nuovo “rinascimento” musicale di Daniele Nicolò

Scabrosa Atipia, il nuovo “rinascimento” musicale di Daniele Nicolò

Un’anima pop che strizza l’occhio all’elettronica: questa sembra la definizione più efficace per descrivere il sofisticato orizzonte musicale entro il quale si muove Daniele Nicolò, cantautore cassinate di 34 anni, recente vincitore del Premio della critica al concorso “Mia Martini”, la cui finale si è svolta la scorsa settimana a Bagnara Calabra, città natia della grande ed indimenticata interprete della musica italiana: “E’ stata per me una soddisfazione enorme ed inaspettata – racconta ancora visibilmente emozionato Nicolò – perché aver partecipato a questo meraviglioso evento, già di per sé è stata una grandissima esperienza. Tornare a casa, poi, come vincitore del Premio della Critica, un premio indetto, in principio, per la stessa Mimì, è davvero emozionante e mi riempie di orgoglio. Un grazie va soprattutto a chi mi ha sostenuto e supportato dall'inizio, a chi si è impegnato insieme a me affinché tutto questo potesse accadere”. Il percorso artistico di Daniele Nicolò non è stato certo privo di ostacoli. Né di momenti difficili. Nei quali tutto, artisticamente, sembrava perso per sempre: “Dopo otto lunghi anni di silenzio musicale, dove mi sono dedicato ad altro, non senza commettere qualche errore nelle scelte – sottolinea il cantautore - ora sono tornato ad essere me stesso e ad impegnarmi per la musica. Da due anni ho ripreso con entusiasmo a scrivere e ad interpretare canzoni. Oggi sto vivendo il mio rinascimento artistico. In quest’ultimo periodo mi sono spesso voltato indietro. E ho riflettuto di come la musica avesse sempre fatto parte della mia vita, fin da quando ero molto piccolo, fin da quando, con sacrifici enormi, frequentavo scuole e accademie private per affinare le mie doti”. Un ritrovato slancio, dunque, una nuova verve per il cantautore nato a Cassino, una voglia di raccontare e di raccontarsi che ogni volta emerge chiara, non appena sale sul palco: “Dopo tanti anni di silenzi – ammette – di cose da dire ne avevo tante. Scrivere le mie canzoni mi dà una carica incredibile”.

E, da oggi, c’è un motivo conduttore a far da comun denominatore ai lavori di Daniele Nicolò: “Sto portando avanti un mio progetto al quale tengo molto – ci dice – quello di parlare di “dipendenza”, in tutte le sue accezioni. E’ un argomento che sento molto. La mia intenzione è quella di raccontare anche il disagio esistenziale di questi tempi. Argomenti delicati che riecheggiano non solo nei testi che compongo, ma anche nella parte strumentale. La musica che fa da sottofondo ai miei brani ha adesso un suono più oscuro, più cupo”. Con “Scabrosa atipìa”, Daniele Nicolò ha trionfato al Premio Mia Martini: “Una canzone che parla di diversità – sottolinea l’artista – un brano che racconta una storia vera, quella di Maria Paola, una ragazza di 22 anni morta dopo essere stata speronata in scooter dal fratello, che non accettava il fidanzamento di lei con un ragazzo transessuale. E io, questa diversità, ho voluto raccontarla, mettendola in un testo e in musica. La canzone parla di amori complicati, resi tali non dai due protagonisti, innocenti, ma dal contesto, a loro ostile. Oggi si vive nell’impossibilità di esternare, di vivere i propri sentimenti, condannati da una società che ti giudica. A tutto ciò, credo sia ora di dire basta”. Daniele Nicolò, che ha anche alle spalle una vittoria nel contest di “Uno Mattina Estate” su Raiuno, una partecipazione a “I Raccomandati”, oltre all’esperienza come concorrente a The Voice, vede per sé un futuro pieno di impegni e progetti: “Attualmente la mia volontà è quella di andare a terminare dei brani che sto scrivendo – conclude – e di accrescere la mia presenza sui social”. Poi, una speranza, ma forse anche un po’ una promessa: “Vorrei partecipare alla prossima edizione di X Factor”. In fondo, sognare non costa nulla. Soprattutto per chi ha talento da vendere.

(Bra - 13 dic) 

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