Vitalii ha 17 anni, è ucraino e ha dovuto abbandonare in fretta la sua terra per scappare alla guerra. Suo padre lo ha portato a Bolzano dove lavora un’amica, anch’essa ucraina: lo ha salutato, lo ha stretto forte tra le braccia ed è tornato in Ucraina. A combattere.

Nella città altoatesina l’arrivo di Vitalii non è passato inosservato: i bolzanini hanno espresso solidarietà e trovato modi – anche originali – per aiutarlo e stargli accanto. Come ha fatto, ad esempio, la Sci Libertas Bolzano organizzando una gara di sci (in Località Carezza alla pista Paolina) per raccogliere fondi e materiale che saranno utili a Vitalii. La raccolta fondi, attivata tramite il conto dello sci club, è avvenuta tramite donazioni e il pagamento del pettorale e gli atleti che hanno partecipato sono stati oltre 50.

Contento e commosso Vitalii, che ha voluto ringraziare tutti i partecipanti e, in particolare, Pietro Tarolli, presidente dello sci club, che racconta come è andata: “Abbiamo organizzato tutto al volo, in soli due giorni. Vitalii è arrivato poche ore fa, il papà lo ha portato e poi è scappato per tornare a combattere. La gara è andata bene, abbiamo anche raccolto nella nostra sede del materiale per lui. La prossima settimana lo riconvocheremo e gli daremo tutto”. Tarolli spiega di essere riuscito a raggiungere, con l’aiuto di altre persone, un altro traguardo importante per la permanenza di Vitalii in Italia: “Siamo riusciti a trovargli un posto in classe per frequentare da subito un liceo sportivo. Faticherà con la lingua all’inizio, ma sono certo che imparerà presto”.

(nella foto, il gruppo dopo la gara alla pista Paolina)