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Violenza donne, Sbrollini (Iv): focus su quella economica, basta rinvii per commissione

Roma, 19 lug - “E’ fondamentale per la donna avere un’emancipazione economica, perché solo così una donna si sente libera di denunciare il proprio aguzzino:  vogliamo accendere i riflettori su questo tema, perché purtroppo nonostante le tante leggi buone che abbiamo, purtroppo queste non accompagnano la donna nel percorso post violenza”. Così la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, che oggi a Palazzo Madama ha promosso una conferenza stampa sul tema della violenza economica. “Noi – aggiunge - dobbiamo intervenire prima e fare in modo che le donne possano denunciare senza alcuna paura: in questo senso nel decreto lavoro, come Italia Viva, insieme alla mia capigruppo Paita, abbiamo presentato degli emendamenti: nel primo chiedevamo di mettere più risorse, 40 milioni di euro in più nei prossimi due anni, nel fondo per il reddito di libertà. L’altro emendamento, poi approvato, ha invece l’obiettivo di far accedere la donna che ha subito violenza all’assegno di inclusione, senza dover chiedere il permesso al marito. Si tratta di un intervento che noi consideriamo molto importante nel dare una prima risposta alle donne ancora vittime di violenza, che sono sempre più in aumento e in molti casi donne con figli”. “E’ la terza volta – attacca poi la senatrice - che la commissione femminicidio non viene istituita, speriamo che la prossima settimana sia la volta  buona, non è possibile rinviare perché la maggioranza non decide chi deve fare il presidente”. Alla conferenza stampa è intervenuta Monica Botta, commercialista in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne: “Per liberarsi dal proprio aguzzino bisogna avere risorse, e una donna con bambini è spesso costretta a ritornare a casa. Dalla ministra Bonetti è stato istituito il reddito di libertà, ma non è sufficiente.  Da 2015 al 2022 – ricorda – sono stati stanziati circa 150 milioni di euro, ma si è trattato solo di 54 euro a testa per ogni donna. Spero si riescano ad incrementare i fondi per il reddito di libertà” è l’appello della dottoressa Botta, che rimarca la necessità di “promuovere una cultura dell'educazione finanziaria”.  Maddalena Mizzoni, studentessa di 17 anni, ha affermato anche in virtù della sua esperienza come volontaria in Ghana : “Senza un controllo autonomo sulle nostre risorse economiche siamo in gabbia: la libertà finanziaria  non è uno sfizio ma un mezzo per liberarci da relazioni tossiche, per la nostra indipendenza”. Intervenuto in conferenza stampa anche il senatore Francesco Silvestro (Fi): “Su questo tema la politica deve scendere in campo al di là delle appartenenze, quella economica è il primo segnale della violenza”. (PO / Roc) ////                  

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