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Violenza donne: via libera a ritocco codice rosso, Morfino (M5s) in aula racconta suo dramma

Roma, 7 set - Via libera definitivo alla Camera alla proposta di legge contro la violenza di genere che interviene su uno degli aspetti caratterizzanti la procedura da seguire nei procedimenti per delitti di violenza domestica e di genere (il cosiddetto Codice rosso): l'obbligo per il pubblico ministero di assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato. La norma prevede che, qualora il magistrato designato per le indagini non abbia rispettato il suddetto termine, il procuratore della Repubblica possa revocargli l'assegnazione ed assumere, senza ritardo, le informazioni dalla persona offesa o da chi ha presentato denuncia direttamente o mediante assegnazione a un altro magistrato dell'ufficio. In aula, nelle dichiarazioni di voto, la deputata del Movimento 5 Stelle Daniela Morfino in un intervento molto emozionato, più volte interrotto, ha parlato del proprio caso personale di violenza subita, assicurando che "è devastante subire violenza dall'uomo che pensi di amare e che pensi ti ricambi, e che poi scopri essere un mostro; scoprire che il mostro dorme al tuo fianco, nel tuo stesso letto. Queste donne devono avere un segnale tangibile da parte nostra e a noi spetta il compito di sostenerle e incoraggiarle alla denuncia". "Io questo drammatico problema l'ho vissuto in prima persona, conosco bene il dramma che vivono queste donne". M5S ha votato a favore del testo anche se, ha premesso Morfino, "con questo ddl la maggioranza aggiunge ben poco, è solo una operazione spot. Se vogliamo veramente affrontare questa tragedia bisogna fare un lavoro più serio, si deve fare molto di più".
(PO / Sis)

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