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Violenza donne, Dalla Chiesa (Fi): prima denuncia deve essere sufficiente per fermare violenti

Roma, 7 set - Le donne vittime di violenza “bisogna soprattutto sostenerle, perché la prevenzione purtroppo qualche volta non basta. Bisogna cambiare tutto: io sono dell'idea, e lo dico sempre, anche in commissione Femminicidio, che se una donna va a denunciare qualche cosa ai Carabinieri non ci deve tornare una seconda volta: deve bastare quella prima volta, dopodiché i Carabinieri devono chiamare questa persona come si faceva una volta, quando nei quartieri c'era il maresciallo di quartiere. Era una cosa molto importante quella, perché il maresciallo di quartiere andava a casa del tizio e gli diceva, ‘tu stai rischiando grosso’: vedere una divisa a casa propria fa più effetto che farsi mettere un braccialetto”. Così Rita Dalla Chiesa, capogruppo di Forza Italia in Commissione anti-Femminicidio, commenta  la proposta di legge di FI per l’istituzione di una applicazione per tutti i dispositivi tecnologici, che offra alle donne la possibilità di avere un servizio di assistenza e di sostegno telefonico costante e immediato, anche a telefono spento. “La testa delle persone è insondabile, quindi non possiamo sapere che cosa pasa per la testa in quel momento – ammette Dalla Chiesa - Però Io credo che sia importante che nel momento in cui la donna si senta in pericolo, che sia messo in grado in tutti i modi e in qualunque situazione di chiedere aiuto”. Su questa tematica, assicura Dalla Chiesa, la politica non ha divisioni di colore: “In commissione femminicidio c’è un clima di condivisione assoluto, giustamente: la politica su questo non può entrare”. (PO / Sis)

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