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Cooperazione, La Marca (Pd): orgogliosa per accordo Italia-Costarica, vantaggi per tutti

Roma, 7 set - “Sono molto orgogliosa che il Senato abbia ratificato questo accordo sulla cooperazione scientifica, culturale e tecnologica tra Costa Rica e Italia, che era stato siglato nell’ormai lontano 2016 proprio qui a Roma”. Così Francesca La Marca, senatrice del Partito democratico eletta nella Circoscrizione Estero, ripartizione America Centrale e Settentrionale, prima firmataria del testo che prevedeva la ratifica. Un accordo, spiega la deputata italo-canadese, “che andrà a rafforzare i rapporti bilaterali nel settore culturale, nelle scienze e nella tecnologia”. Un accordo, tra le altre cose, che lega ulteriormente l’Italia a un paese come il Costa Rica, “molto affascinante, dove nella mia ultima visita ho avuto modo di conoscere personalmente la grande e storica collettività italiana, che ha contribuito tantissimo allo sviluppo di quel paese”. In sintesi, l’accordo ratificato da Palazzo Madama prevede una conoscenza maggiore delle lingue reciproche, (spagnolo per gli italiani, italiano per i costaricani), una maggiore intesa per quanto riguarda la ricerca scientifica, “e sappiamo che in Centro America e in America Latina la Costa Rica ed è un leader in questo ambito”, e per quanto riguarda la tecnologia. “A beneficiarne – assicura La Marca - sarà l'Italia che il Costa Rica, paese che ho l'onore di rappresentare qui in Senato”. Si stimano in circa 500mila le persone di origine italiana residenti in Costa Rica, oltre ai possessori di passaporto italiano, attirati nel corso dei decenni da condizioni sociali ed economiche particolarmente favorevoli nel contesto centroamericano: l’accordo incentiva dunque una collaborazione e una vicinanza culturale già particolarmente attiva tra Italia e Costa Rica. “I rapporti bilaterali sono ottimi e sono storici – conferma Francesca La Marca - . Pensiamo ai rapporti commerciali: il Costa Rica rappresenta il quarto partner italiano in quell’area geografica” nonostante si tratti di un paese piccolo, “oltre ovviamente agli ottimi rapporti diplomatici con un paese chi differenzia da tanti paesi nella zona per la sua stabilità politica. Quindi sono veramente contenta, perché questo accordo non può che rafforzare i rapporti già ottimi”. (PO / Sis)

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