Roma, 10 ott - "Celebrare i primi 70 anni di Eni significa celebrare, di fatto, anche 70 anni della nostra storia nazionale. Nel 1953, anno di nascita dell’Eni, l’Italia era molto diversa da quella di oggi. La guerra era finita da pochi anni e le ferite erano ancora profonde. Eppure, gli italiani si erano già rialzati, stavano ricostruendo e ponendo le basi di quel miracolo economico che ha reso l’Italia una potenza economica globale". Così la premier Giorgia Meloni, nel videomessaggio inviato alle celebrazioni per i 70 anni dell'Eni. Nel 1953, quando nacque Eni, "in molti non guardavano di buon occhio l’idea che l’Italia potesse diventare una Nazione forte e con un sistema industriale altrettanto solido – sottolinea Meloni - L’energia è stata tre le partite più difficili. Le industrie del miracolo economico erano dipendenti da fonti energetiche di cui l’Italia era sostanzialmente povera, su tutte il carbone, ed era fondamentale ridimensionare la nostra dipendenza energetica. Enrico Mattei è stato il primo a capirlo e su questa intuizione ha costruito un’azienda di Stato capace di confrontarsi con le grandi compagnie petrolifere mondiali e di dettare anche alcune regole al mondo dell’oil&gas. Nel 1953 l’Eni è già capace di fornire al triangolo industriale del Nord l’energia di cui ha bisogno. Non più il carbone, ma il metano, di cui è ricca la Pianura Padana. Una fonte ‘nuova’ che, al tempo, l’Italia e l’Europa non erano abituate ad usare. L’Italia riparte da quel metano e lo Stato, con Eni, fornisce energia a prezzi competitivi. Così questo consente alle nostre aziende e ai nostri produttori di diventare competitivi sul mercato mondiale. E quello è un passaggio di svolta, che farà dell’Italia la potenza industriale che è".
"La guerra in Ucraina – aggiunge la premier - ha innescato una crisi, da molti punti di vista, anche dal punto di vista energetico, ma questa crisi sono convinta che possa anche diventare un’opportunità. Come sempre. E l’opportunità può arrivare dalla nostra posizione geografica e dalla leadership che proprio aziende come Eni hanno saputo costruire. Possiamo ambire a diventare l’hub naturale di approvvigionamento energetico dell’intera Europa e possiamo farlo se usiamo l’energia come chiave per costruire, con l’Africa e il Mediterraneo allargato, un partenariato paritario e vantaggioso per tutti. Per questo l’energia è uno dei tasselli di quel ‘Piano Mattei’ con il quale intendiamo conciliare l’interesse nazionale italiano con il diritto dei nostri partner a conoscere una stagione di sviluppo e progresso". (PO / Sis) ////
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