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Animali, Brambilla (Nm): pene più severe per chi li maltratta e li uccide, presto legge civiltà

Roma, 8 nov - "Pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali: è quello che l'Italia intera chiede ed è quello che ci auguriamo presto avverrà, in quanto è iniziato l'esame del disegno di legge a mia prima firma, ma poi sottoscritto da tutti i membri dell'intergruppo".
Così Michela Vittoria Brambilla, deputata Noi Moderati e presidente dall'intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell'ambiente, intervenuta in Senato alla presentazione della proposta di legge bipartisan per rafforzare le misure contro chi maltratta e uccide gli animali. "Si tratta di un provvedimento sentito nel paese, finalmente cancelleremo la situazione di sostanziale immunità che purtroppo regna" sottolinea Brambilla, che poi illustra le novità del provvedimento: "Chi uccide un animale può vedersi applicata una pena da un minimo di due anni a un massimo di sei, chi lo maltratta da un minimo di un anno a un massimo di cinque, quindi patteggiamento e condizionale non possono cancellare una misura detentiva prevista e la sanzione pecuniaria non è più alternativa ma è abbinata. Il reato di abbandono di animale, oggi articolo 727 del codice penale, viene integrato nella condotta di maltrattamento. Anche per questo caso grande pena detentiva, piuttosto che una sanzione pecuniaria che nei casi più gravi può arrivare anche a 45 mila euro". "Siamo lieti - conclude - di avere al nostro fianco il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che è iscritto al nostro intergruppo parlamentare, piuttosto che il presidente della commissione Giustizia Ciro Maschio che sta portando avanti questa proposta di legge alla Camera. Una proposta di legge di civiltà che contiamo di vincere presto". (PO / Roc) ////

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