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Manovra, Bergamini (Fi): testo condiviso, si punta su busta paga piu’ ricca

Roma, 9 nov - “E’ molto importante che questa legge di bilancio rispetto a quello che abbiamo visto accadere negli anni scorsi non arriva all'ultimo momento, prima della scadenza inderogabile del 31 dicembre. Questo consente proprio di fare un lavoro più approfondito nei due rami del Parlamento, e consente di non prendere decisioni affrettate che spesso, l'abbiamo visto in passato, hanno portato a compromessi non positivi per l'esito complessivo della legge di bilancio. L'impianto qual è stato concordato da tutte le forze di maggioranza, ed è esattamente quello di concentrare le non molte risorse disponibili, perché questo è un fatto oggettivo, in una direzione: quella di dare una risposta alle nostre famiglie e ai nostri lavoratori e consentire che le loro buste paga siano un poco più ricche”. Così Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, sulla legge di bilancio attualmente in discussione in Commissione in Senato. Buste paga, spiega la parlamentare azzurra, che sarà resa più pesante “abbassando naturalmente il prelievo fiscale: abbiamo pertanto stabilizzato il taglio del cuneo fiscale, è nel nostro programma di centrodestra e abbiamo voluto mantenere questa promessa perché pensiamo che in questo momento , con l’alto costo della vita e l’inflazione galoppante, e una crescita che c'è e che potrebbe essere ancora migliore, fosse importante dare un segnale concreto a chi in busta paga oggi può trovarsi 100,120, 150 euro in più”. Secondo Bergamini si tratta dunque di manovra concordata tra tutte le forze della maggioranza, ed  questo il motivo per cui si è deciso non intervenire con modifiche, emendamenti di maggioranza. “Anche questo è stato criticato come se fosse una perdita di spirito democratico, ma non c'entra assolutamente nulla. Io credo che sia positivo se a monte, anziché a valle, si trova un accordo complessivo di condivisione dell'impianto di una legge di bilancio: Potrebbe essere secondo me salutato con una buona notizia”. Questo naturalmente, aggiunge, “non c'entra nulla neppure con le prerogative dell'opposizione, che presenterà tutti i suoi emendamenti. Ma se noi ci siamo trovati d'accordo prima, non capisco quale possa essere l'elemento criticabile. Secondo me è anzi un elemento di razionalità politica che invece valorizzato”.

(PO / Sis)

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