Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Violenza donne, Valente (Pd) a Valditara: attenzione a chi portiamo nelle scuole

Roma, 21 nov – "Rispetto all'educazione all'affettività, che tiene banco in queste ore, ho letto che sarà presentato dai ministri qui in Senato il piano che Valditara porterà nelle scuole. Dico a Valditara e Roccella: attenzione a chi portiamo nelle scuole. Il rischio di portare figure professionali non adeguatamente specializzate, competenti, è altissimo. Leggo indiscrezioni su uno dei consulenti, se verificheremo che sono veritiere la nostra preoccupazione direi che è più che fondate. Il rischio è quello di far fare ai ragazzi passi indietro, non passi avanti". Così Valeria Valente, senatrice del Partito democratico, ex presidente della Commissione sul femminicidio, in riferimento alle indiscrezioni del 'Domani' sulla figura di Alessandro Amadori, psicologo e autore di un libro, 'La guerra dei sessi', in cui sminuirebbe l'impatto sulla violenza maschile contro le donne. Secondo Valente, contro la violenza di genere "è urgente intervenire, serve fare di più e meglio soprattutto non invocando solo ed esclusivamente ulteriori leggi, per quanto ovviamente se ne possano fare di migliori, in grado anche di perfezionare il nostro impianto normativo: lo facciamo anche con la legge che abbiamo approvato all'unanimità alla Camera e che ora arriverà al Senato dove tenderemo ad approvare nuovamente all'unanimità". Mi preme però, n queste ore, aggiunge la senatrice, "sottolineare che tutto il lavoro che stiamo facendo rischia di essere un lavoro vano se non accompagnato da quella che io chiamo rivoluzione culturale, da fare a 360 gradi. Si fa partendo dalle scuole ma investendo anche tutte le altre agenzie educative, in primis università e famiglia, e chiedendo a tutti una assunzione di responsabilità". ì necessario, secondo Valente, "leggere correttamente la violenza di genere per quello che è, raccontarla in maniera corretta, parlare non solo di patriarcato ma raccontare cosa è oggi, nel 2023, il patriarcato e la cultura della sopraffazione, del dominio, la sperequazione di potere, la mancata valorizzazione delle competenze e dei talenti delle donne, ma soprattutto il mancato riconoscimento della libertà e dell'autonomia".

(PO / Sis)

(© 9Colonne - citare la fonte)