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Pagamenti, Ratti (Moov): il futuro della mobilità è un abbonamento unico per tutti i mezzi e i servizi

Pagamenti, Ratti (Moov): il futuro della mobilità è un abbonamento unico per tutti i mezzi e i servizi

Un unico metodo di pagamento per tutti i costi relativi alla mobilità, dai parcheggi ai pedaggi, dai mezzi in sharing al trasporto pubblico. È questo il futuro della mobilità secondo il CEO del Gruppo Moov, Gabriele Ratti, intervenuto al Salone dei Pagamenti di Milano nel panel “Sulla strada dell’innovazione: l’evoluzione dei pagamenti al servizio della mobilità” organizzato da Bain & Company. “Moov – ha spiegato Ratti – nasce con la missione di creare ecosistemi di mobilità semplici e veloci, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative, piattaforme digitali integrate e alla creazione di esperienze di utilizzo intuitive”. L’ecosistema di Moov, basato sul noleggio a lungo termine, prevede il ricorso al pay per use (si paga il consumo effettivo della propria auto), la possibilità di condivisione del veicolo in community ristrette e l’offerta integrata di altre forme di mobilità in una logica “one stop shop”: “Significa poter trovare quello di cui si ha bisogno per muoversi in maniera flessibile e sostenibile, a seconda delle occasioni di uso”, ha spiegato ancora il CEO di Moov. Secondo una ricerca di Bain & Company illustrata durante il panel, il noleggio a lungo termine registra una crescita costante nel mercato italiano, con una percentuale a maggio 2023 del 25,8% sul totale delle immatricolazioni: era del 17,6% nel 2021 e del 14,7% nel 2019. Il calo del possesso dell’automobile è accompagnato da un aumento dei servizi e dal diffondersi di app legate alla mobilità e, di conseguenza, a una digitalizzazione della customer experience supportata da pagamenti “invisibili”.

“Il nostro modello di pricing – ha aggiunto Ratti – si basa sull’effettivo utilizzo delle forme di mobilità scelte, a partire dall’utilizzo del proprio veicolo che si paga sulla base della percorrenza chilometrica. I dati vengono prelevati dal veicolo attraverso un dispositivo installato a bordo che permette la raccolta di tutte le informazioni utili a realizzare il modello di pricing su consumo e a garantire i servizi di assistenza alla persona e al veicolo. Ogni mese, quindi, il cliente paga la quota basata sul consumo effettivo”. Da una parte, quindi, la tariffa è molto semplice perché basata sulla effettiva percorrenza, con dei limiti massimi di utilizzo; dall’altra il modello di incentivazione permette la “restituzione” di valore basata sugli algoritmi comportamentali. Moov è già al lavoro per completare il suo ecosistema dando al cliente la possibilità di accedere, con la logica “one stop shop”, a varie forme di mobilità e servizi. “L’idea – ha concluso il CEO di Moov Gabriele Ratti – è la medesima di alcuni altri player che aggregano in una unica app una serie di servizi dando la possibilità di utilizzare un unico metodo di pagamento per tutti i costi relativi alla mobilità. L’idea è di diventare un metodo di pagamento per tutti i servizi connessi alla mobilità”.

(© 9Colonne - citare la fonte)