Roma, 30 nov - "Un atto fondamentale, sia per la prevenzione che per quanto riguarda i processi nella fase di denuncia e di acquisizione delle competenze in termini di violenza di genere. Il dato importante della legge Roccella è che sia stata approvata all'unanimità, prima alla Camera e poi al Senato: ciò vuol dire che c'è la consapevolezza dell'importanza di un lavoro trasversale in tema di violenza di genere e femminicidio". Così Martina Semenzato, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, oggi al Cnel per il convegno “Violenza di genere: rispetto, libertà, autonomia. Il ruolo delle parti sociali”. "Ritengo che dobbiamo riappropriarci della cultura e del rispetto - aggiunge - ho dato un indirizzo alla mia commissione che è la violenza economica, e siamo proprio qui al Cnel per parlarne. Partiamo dal gender gap per intervenire su quel 62% di donne che all'interno dei centri di antiviolenza sono senza lavoro, non hanno mai lavorato, sono uscite dal mercato del lavoro, non hanno nessun tipo di reddito, non hanno nessun tipo di conto corrente. Dobbiamo destrutturare il fenomeno della violenza di genere partendo anche dall'analisi della società e anche da quella economica". "Ritengo che sia importante parlare di educazione di genere - conclude la parlamentare - Certo che il primo grande istituto educativo deve rimanere la famiglia: a scuola, anche e soprattutto, educazione finanziaria". (PO / AlP) ////