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COP 28 al via, L’Abbate (M5S) a Dubai: road map chiara per decarbonizzazione / L’intervista

Roma, 30 nov - Prende il via ufficialmente oggi a Dubai la 28° conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, meglio nota come Cop28, che durerà fino al 12 dicembre: quello emiratino sarà un appuntamento fondamentare per discutere e adottare misure per contrastare la crisi climatica e fare il punto sullo stato di avanzamento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015, con il primo passo della Globack Stocktake. Nelle delegazione italiana guidata dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Ambiente della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ci sarà anche Patty L’Abbate, deputata del Movimento 5 Stelle, insieme ad altri tre membri delle commissione Ambiente di Camera e Senato. Che dal consesso di Dubai si aspetta “che sia indicata una road map chiara sull'abbattimento dei combustibili fossili, quindi decarbonizzazione al primo posto. Sarà un po’ difficile forse, visto il fatto che il tutto si svolge a Dubai, a casa di una delle economie maggiori del petrolio...”. Il primo augurio allora è che "questo summit abbia una credibilità. Ed è un peccato che non ci sia Papa Francesco” fermato dai problemi di salute Tra i nodi principali da sciogliere in queste due settimane di lavori, che porteranno alla dichiarazione finale del 12 dicembre, c’è il tema della finanza climatica, con i paesi sviluppati che non hanno ancora rispettato l’impegno preso di fornire 100 miliardi di dollari l’anno ai paesi in via di sviluppo per aiutarli a ridurre le emissioni e adattarsi agli impatti del cambiamento climatico; la transizione energetica necessaria per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi, come stabilito a Parigi nell’ormai lontano 2015. Ma sul tavolo c’è anche il fondo Loss and Damage, ottenuto alla Cop27 dall’Africa in riparazione dei danni ambientali subiti, e ancora la protezione della biodiversità, la sicurezza alimentare, la salute, l’uguaglianza di genere, i diritti umani, l’educazione e la sensibilizzazione sul clima. “Ci auguriamo che la delegazione italiana porti avanti la voce di questo paese – spiega L’Abbate, che sarà a Dubai fino al 7 dicembre - che deve andare nella direzione che ci dicono i nostri ragazzi. Transizione ecologica, tutela del nostro ambiente, della nostra casa comune e allo stesso tempo anche, come dire: un miglioramento delle azioni che devono essere fatte a livello governativo per dare supporto a tutte le piccole e medie imprese, all'economia reale italiana per andare nella direzione della transizione energetica”. La Camera martedì ha approvato una mozione ambiziosa, che impegna il governo su dei punti da portare alla Cop, mentre alcune misure del recentissimo Decreto Energia, oltre a incentivi alla decarbonizzazione, contengono ancora misure per l’oil and gas. “Il punto è questo – sottolinea Patty L’Abbate - Ben venga che il governo Meloni porti avanti incentivi per le rinnovabili, ma dall'altra parte abbiamo per esempio dei permessi all'estrazione di petrolio, di trivelle e abbiamo ancora un supporto molto elevato anche all'hub del gas. Questo dualismo ci lascia un po’ perplessi, come Movimento 5 Stelle. Siamo bravi a parlare, ma poi nei fatti troviamo un'altra realtà”. Obiettivo minimo da portare a casa da Dubai, secondo la deputata M5S, dovrebbe essere quello di “triplicare la nostra energia da fonti rinnovabili e raddoppiare anche l'efficienza energetica. Questo significa che le nostre case devono essere meno energivore, questo significa non bloccare e continuare a creare danno a quella misura che era il superbonus, e che andava proprio in quella direzione”.

(PO / Sis)

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