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Dl migranti, Zampa (Pd): un giorno triste per il paese

Roma, 30 nov - "Considero questo un giorno triste per il paese": così la senatrice del Pd Sandra Zampa, 'madrina' della legge del 2017 sulla protezione dei minori stranieri non accompagnati, subito dopo l'approvazione in via definitiva del decreto migranti da parte dell'aula di Palazzo Madama. "Ciò per molte ragioni - spiega Zampa -: ho sentito ieri in commissione dire dai membri della maggioranza che non hanno avuto nemmeno il tempo di leggere le norme, e poi hanno dato il via libera ad una legge inconsapevoli che questa violi profondamente i diritti delle persone più fragili. E' triste per chi come noi crede nella tutela dei diritti umani, e per chi crede che questo paese debba essere in grado di dare una risposta all'altezza della sfida grandissima posta dalla migrazione al futuro nostro e dell'Europa". "Ho voluto richiamare in aula - ricorda la senatrice - le parole che Papa Francesco pronunciò nella Giornata mondiale del rifugiato, pochi mesi prima dell'approvazione della legge 47: il pontefice indicò nei minori stranieri non accompagnati le persone più fragili tra i fragili. Basta vedere il film bellissimo di Garrone. Bisogna non solo accoglierli come la Convenzione Onu ci impone di fare, tutelandoli, proteggendoli ma immetterli in un percorso che li integri nella nostra società". Inoltre la senatrice dem sottolinea come sulla legge 47 "si sia raccontata per mesi una grandissima bugia, ovvero che non distingueva tra i finti minori - che poi, quanti potranno mai essere? - e i veri minori, mentre la legge consegnava un protocollo per l'accertamento dell'età, messo a punto da esperti, che non esponeva i minori a trattamenti obbligatori e invasivi, come le radiografie che vengono invece ripristinate dal ministero e che hanno un margine di errore grandissimo". In tutto questo, secondo Zampa, "c'è una volontà diabolica: far passare del tempo in modo che l'unica opprtunità di entrare in un percorso di inserimento professionale e di formazione il minore se la giochi. Poi, quando avrà compiuto 18 anni, diventerà una presenza non regolarizzata sul nostro territorio, quindi non si porterà neanche un beneficio per la società italiana. Credo che sia un fallimento totale quando ci si accanisce su una legge, che andava fatta crescere ma non demolita buttando all'aria i diritti dei minori" conclude la senatrice dem. (PO / Roc) ////

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