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Manovra, Gelmini: non aggancia la crescita, bene unita’ opposizione su fondo anti-violenza

Roma, 22 dic - Dalla sanità all’istruzione, ma anche nella complessità della sua impostazione, “questa è una manovra largamente insufficiente, soprattutto rispetto ad un obiettivo: quello di agganciare la crescita”. È il parere di Mariastella Gelmini, senatrice di Azione, la prima questa mattina a dichiarare il voto (contrario) del proprio gruppo alla legge di bilancio 2024. “Questo è un paese che ha dei salari molto bassi, dove la gente fa fatica ad arrivare alla fine del mese: abbiamo problemi di inflazione, cara energia, costo delle materie prime che aumenta. Tutto questo determina stagnazione – ricrda Gelmini – Ci saremmo aspettati dalla manovra del governo Meloni la capacità di avere uno sguardo lungo, quindi investimenti in sanità, ma anche in istruzione e nel sociale”. Invece, sottolinea Gelmini, “purtroppo non è stato fatto nulla né per accorciare le liste d'attesa, né per sistemare i pronto soccorso. Gli italiani spendono 40 miliardi ogni anno per la propria salute, mancano 20mila medici e 60mila infermieri: il governo ha fatto la scelta di non utilizzare il MES sanitario, avrebbe dovuto almeno concentrare le risorse su questo obiettivo”. Anche per quanto riguarda l’istruzione, secondo l’ex ministra “si è fatto un grande caos: il liceo per il made in Italy, senza aumentare le borse di studio per gli universitari e con un taglio degli incentivi fiscali per il rientro dei cervelli, sono tutte misure che vanno nella direzione sbagliata”. Da ultimo, il capitolo famiglia: “Noi non facciamo fatica a riconoscere che il governo ha stanziato delle risorse, ma si è completamente dimenticato delle lavoratrici autonome, delle partite IVA e anche delle donne che hanno un lavoro precario”. Secondo Gelmini infatti “gli aiuti alle famiglie non toccano questa platea di persone. Quindi mi sembra che sia una manovra ampiamente insufficiente e soprattutto che tira a campare ma non cambia le cose”. La buona notizia, paradossalmente, arriva dalle opposizioni: “Abbiamo voluto, come Azione, sottoscrivere insieme a tutte le altre opposizioni un fondo di 40 milioni di euro per contrastare la violenza sulle donne. In genere in questo ambito sono i volontari e le volontarie a portare avanti centri antiviolenza, case rifugio, a sostenere le donne in difficoltà: per una volta non c'è un emendamento a pie’ di lista, ma c'è un impegno di tutte le opposizioni. Ovviamente vigileremo perché queste risorse vengano spese nel migliore dei modi, perché non ci siano incagli burocratici, perché tra Stato e regioni non ci siano complicazioni, ma sicuramente è un segnale nella giusta direzione”.

(PO / Sis)

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