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Shoah: Segre e La Russa in visita a memoriale Milano

 

Roma, 15 gen - In questo luogo “non sono più la vecchia che sono adesso, sono quella che è entrata qui per essere deportata. Non l'ho mai dimenticato". Sono le prime parole della senatrice a vita Liliana Segre, in occasione della visita promossa al Memoriale della Shoah di Milano, presso il cosiddetto Binario 21, dalla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, che la stessa Segre presiede. Accanto alla testimone della Shoah, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il governatore della Lombardia Attilio Fontana,  il sindaco di Milano Giuseppe Sala nonché il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. Il Memoriale della Shoah sorge nella zona sottostante il piano dei binari della Stazione centrale di Milano, dove furono caricati su carri bestiame i prigionieri in partenza dalle carceri di San Vittore. L’area dove oggi sorge il Memoriale originariamente era adibita alla movimentazione dei vagoni postali, e tra il 1943 e il 1945 fu il luogo in cui migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci, trasportati al sovrastante piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza venivano agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz- Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento, o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano. Il 6 dicembre 1943 partì il primo convoglio di prigionieri ebrei (169 persone, ne tornarono 5), il 30 gennaio 1944 il secondo, entrambi diretti ad Auschwitz-Birkenau. Soltanto 22 delle 605 persone deportate quel giorno sopravvisse. Tra di loro Liliana Segre, allora tredicenne, che benché così giovane sopravvisse all’amatissimo padre. (PO / Roc) ////         

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