Roma, 24 gen – “Abbiamo votato contro questa proposta di legge, perché non ci convince l’impostazione che è stata data, il fatto che le singole regioni su singole materie possano avocare a sé il potere gestionale. Il problema è che si tratta di materie che già fanno fatica a stare già in un comparto solamente nazionale, come l’energia e alle infrastrutture su cui oggi si ragiona in termini europei. Ciò vuol dire che situazioni come il Covid e la crisi energetica non hanno insegnato niente a questa maggioranza”. Così Silvia Fregolent, senatrice Italia Viva, all’indomani del primo ok da parte del Senato al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata e nel giorno in cui l’aula di Palazzo Madama boccia il ddl costituzionale di iniziativa popolare recante modifiche al Titolo V della Costituzione in materia di autonomia regionale e di riparto delle competenze legislative. “Oggi abbiamo fatto un altro passo – sottolinea la parlamentare - con la discussione della proposta di legge popolare sulla ridefinizione delle competenze tra Stato e Regioni secondo la riforma del Titolo V approvata nel 2001: questa proposta doveva essere approvata e discussa ieri per dare una cornice meno ampia per l’autonomia differenziata”. (PO / Roc) ////