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Migranti, Boldrini (Pd): accordo Italia-Albania costoso e ingestibile

Roma, 24 gen - “L'accordo Italia-Albania è un accordo costosissimo, in un momento in cui italiani e italiane non hanno neanche le risorse per potersi curare, ed è anche un accordo che non rispetta i diritti dei migranti: è stato fatto essenzialmente per far credere agli italiani quello che non è, cioè che tutti i migranti verranno trasferiti in Albania”. Laura Boldrini, deputata del Partito democratico, ex presidente della Camera e portavoce Unhcr, è molto dura sul testo di ratifica che Montecitorio oggi ha approvato in prima lettura, e che prevede la dislocazione in centri costruiti in Albania di migranti intercettati fuori dalle acque di pertinenza italiana. “Il centro di accoglienza, a essere molto ottimisti, potrà ricevere tremila migranti al mese: faccio presente che in Italia nell'ultimo anno sono arrivate oltre 150mila persone” sottolinea Boldrini. “Voi capite che è un numero assolutamente irrilevante dal punto di vista dell'impatto”. In più l’accordo “costerà un sacco di soldi perché bisognerà costruire i centri, bisognerà assumere nuovo personale, bisognerà pagare tutte le trasferte e i relativi extra. Tutto questo per poter far dire alla Presidente del Consiglio che da questo momento in poi i migranti non arriveranno più in Italia. Io penso che quando si utilizza il Parlamento in questo modo è veramente scandaloso”. Tanto in Commissione quanto in aula, aggiunge la deputata Pd, “noi dell'opposizione abbiamo fatto domande molto concrete, molto specifiche ma dalla maggioranza tutti zitti. Solo dal viceministro Cirielli c'è stata una risposta, ma vaghissima, piena di condizionali, su ciò che potrebbe accadere concretamente: è prevedibile immaginare che neanche i viceministri e i ministri sappiano di che si tratta, perché è qualcosa che vuole Palazzo Chigi e il Presidente del Consiglio: c’è questo diktat per cui tutti eseguono, senza sapere di che cosa si tratta”. Un altro punto importante, secondo la ex presidente della Camera, “è che si pone una clausola nel testo, per cui le norme italiane e quello europee saranno applicate, ma non sempre: c'è anche questa sospensione del rispetto delle norme italiane, si crea un diritto speciale per questi richiedenti asilo che verranno trasferiti nei centri in Albania. Insomma, qualcosa veramente di inaccettabile”. Migranti che tra l'altro hanno maggiori difficoltà anche nell’esercitare i propri diritti, come la richiesta di asilo e la possibilità di parlare con con dei legali. “Sono tutti diritti compressi, non è previsto che l'Alto Commissariato dell'ONU per i rifugiati possa entrare nel centro e neanche altre associazioni di tutela, il difensore ci potrà essere solo a distanza e quindi ci chiediamo come sarà scelto, non ci potrà neanche essere la possibilità di discutere direttamente con lui in condizioni di riservatezza”. E poi il capitolo navi: “Ci dicono che ci saranno screening a bordo, che ci saranno i mediatori culturali,ma come verrà fatto tutto questo? E poi come trasborderanno in Albania le persone? Anche il personale delle navi sarà messo a durissima prova. Quindi io penso che sia veramente qualcosa di assolutamente ingestibile”. (PO / Sis)

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