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Violenza donne, Boldrini: vittimizzazione secondaria madri a causa misoginia nei tribunali

Roma, 20 mag – "Questo fenomeno persiste perché purtroppo ci sono giudici riluttanti a recepire le norme. Vige anche una certa misoginia nelle aule dei tribunali, per cui le donne 'esagerano', 'non sono credibili', vengono ritenute soggetti che vanno a condizionare l'affettività dei propri figli: per cui se succede qualcosa è sempre colpa delle donne. Questa mentalità ancora domina e addirittura porta alcuni giudici a dire che la Convenzione di Istanbul non esiste, quando invece è legge dello Stato. Siamo davvero di fronte a un corto circuito serissimo, che penalizza le donne e i minori. Questi ultimi devono essere ascoltati, lo stabilisce anche la riforma Cartabia, ma invece continuano a essere esclusi: si delega questo compito alla Ctu, alla consulenza tecnica d'ufficio, e i giudici non ascoltano i minori". Così Laura Boldrini, deputata Pd, intervenuta oggi alla Camera alla conferenza stampa "Madri e figli/e vittime due volte: il fenomeno della vittimizzazione secondaria nei tribunali", promossa dalla deputata M5S Stefania Ascari. "A prevalere su tutto – aggiunge - è questo astio verso le donne, che vengono sempre ritratte come coloro che condizionano i sentimenti dei figli: non è che si considera che i bambini non vogliano vedere il padre perché questi è violento ed è appurato che lo sia, ma si dà colpa alla madre che parla male di lui. Siamo di fronte all'alterazione totale della realtà, fatto sottolineato da diversi organi internazionali, come il Grevio (Gruppo di esperti sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica del Consiglio d’Europa, ndr) e la Cedaw (Convention on the Elimination of all forms of Discrimination Against Women, ndr) delle Nazioni Unite, che hanno raccomandato all'Italia di togliere la Pas (Parental Alienation Syndrome, ndr), questa teoria ascientifica, dai tribunali. Una teoria che non è riconosciuta dal ministero della Salute, dall'Ordine degli psicologi, dall'Oms e da nessuno, eppure a tutt'oggi resiste nelle aule di tribunale. Bisogna assolutamente – conclude l'ex presidente della Camera - far accendere i riflettori su questo tema, faremo un'altra interrogazione e poi il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, dedicheremo un importante momento di confronto a questo tema, credo che sia prioritario. Siamo circondati da donne che vivono l'incubo feroce di denunciare la violenza e avere come risultato quello di vedersi portare via i figli, che non vogliono incontrare il padre perché ne hanno paura. Una cosa assurda e terrificante: il mondo alla rovescia". (PO / Roc) ////

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