di Paolo Pagliaro

Sui temi della sicurezza e della lotta al terrorismo si segnala il ritorno alla politica di Forza Italia, che per una volta non si fa precedere da Salvini e presenta un proprio nutrito pacchetto di proposte da sottoporre all’esame del Parlamento e del governo.

Tra i dodici punti del programma intitolato “Per la difesa della Patria e degli Italiani”, c’è la conferma della partecipazione alle missioni internazionali di pace e alla coalizione impegnata nell'area siriana. Ma c’è anche la proposta di verificare l'utilità delle missioni nel Mediterraneo. Si chiedono poi stanziamenti economici immediati per il rinnovo dei contratti del comparto sicurezza-difesa; il rafforzamento del ruolo dell'intelligence e tutela degli agenti; maggiore impiego delle forze armate nella vigilanza di obiettivi fissi e nel controllo del territori; metal detector nelle stazioni e nelle metropolitane; accesso diretto delle forze dell'ordine alle riprese effettuate dalle videocamere private; revisione delle normative penali e introduzione di una disciplina più stringente ed efficace della legittima difesa.

Come Hollande, Forza Italia chiede di distinguere con maggiore precisione i profughi in fuga dalle guerre dai clandestini, che dovrebbero essere immediatamente espulsi. E come molti sindaci, sollecita misure per rendere più efficiente e veloce il lavoro delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. Propone infine l’istituzione di un Registro pubblico delle moschee e di un Albo nazionale degli imam. L’ultimo punto è la richiesta esplicita di associare anche la rappresentanza di Forza Italia al Copasir, il comitato parlamentare che controlla i servizi segreti e che è presieduto da un esponente dell’opposizione, che in questa legislatura è il leghista Giacomo Stucchi.

Il “pacchetto” di Forza Italia non ha trovato molto spazio sui media, perché nelle stesse ore Renzi presentava il piano sicurezza del governo, mettendo sul piatto due miliardi. Anche sul piano della comunicazione, per gli azzurri la strada resta in salita.