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direttore Paolo Pagliaro

Tre appuntamenti
con l’Islam moderato

Tre appuntamenti <br> con l’Islam moderato

di Paolo Pagliaro

(1 febbraio 2016) A Marrakesh, Roma e Bruxelles nei giorni scorsi alcuni qualificati esponenti della cultura e della politica islamica hanno preso parte a importanti iniziative contro il radicalismo nel mondo musulmano. Come di tutte le buone notizie, anche di questa poco si è parlato.

In Marocco, su invito del re Mohammad VI, 250 fra le più eminenti guide islamiche si sono riunite per discutere dei diritti delle minoranze religiose e dell’obbligo di proteggerle da parte degli stati a maggioranza musulmana. Erano presenti come osservatori 50 leader di religioni diverse, fra cui il rabbino David Rosen e mons. Miguel Ayuso segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

A Roma, una trentina tra capi di stato, primi ministri, accademici d’Oriente e d’Occidente e leader religiosi hanno accolto l’invito della Fondazione azera Nizami Ganjavi International Center e del Sioi. Ospiti del Senato - hanno discusso di strategie comuni contro il radicalismo e all’estremismo. C’erano i presidenti o gli ex presidenti dei principali paesi balcanici e dell’est Europa, ma c’erano anche i rappresentanti della Lega araba e dell’Organizzazione Islamica per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.

A Bruxelles, infine, è stata la Nato, nell’ambito delle iniziative sul tema della soft security, ad organizzare un meeting su religione e sicurezza, presente l’imam milanese e vicepresidente del Coresi Yahya Pallavicini, una delle voci più aperte al dialogo del mondo islamico in Italia. Sono tutti tasselli del fondamentale e paziente lavoro di quell’Islam moderato che tutti evocano e nessuno valorizza.

(© 9Colonne - citare la fonte)