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direttore Paolo Pagliaro

Cooperazione, Frigenti: nuova
Agenzia facilita le attività

Cooperazione, Frigenti: nuova <br> Agenzia facilita le attività

L'intenzione del nuovo sistema di Cooperazione allo sviluppo “è creare un sistema di strutture pubbliche in grado di facilitare la Cooperazione che non è più solo bilaterale, da governo a governo, ma si tratta di un trasferimento di flussi finanziari, tecnologici, di capacità operativa, che si svolge tra tanti attori in parallelo". Lo ha detto Laura Frigenti, direttrice dell'Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo durante la presentazione del nuovo Sistema italiano di Cooperazione. "C'era bisogno - dice Frigenti - di un tavolo di raccordo che riuscisse a coordinare i grandi attori".

LA STRUTTURA DELL’AGENZIA - "L'organizzazione dell'Agenzia - spiega - è divisa in due vice direzioni, di carattere tecnico e amministrativo. L'enfasi è posta sugli uffici di carattere tecnico che coprono i grandi temi di cooperazione. L'Agenzia è anche dotata di una serie di uffici all'estero, una sede centrale a Roma, un hub a Firenze". Per quando riguarda le responsabilità dell'Agenzia, Frigenti individua tre filiere principali: "La gestione operativa del pacchetto di interventi che abbiamo ereditato dalla Direzione generale, 750 circa, proposto nel quadro della programmazione 2016"; poi c'è "la definizione di una strategia, di linee guida settoriali e tecniche sul campo" continua Frigenti, sottolineando che "le problematicità sul terreno sono complesse, multisettoriali, e richiedono una grande capacità di elaborazione". Infine, la terza filiera di attività riguarda "il dialogo con gli altri attori - continua la direttrice dell'Agenzia - perché i flussi che si dirigono verso i Paesi nei quali si vuole cooperare sono flussi che contengono attività del mondo no profit, dei governi locali e del settore privato".

PROGETTI E ACCORDI - Frigenti poi passa in rassegna quello che la neo agenzia ha fatto finora: "Circa mille iniziative, oltre 70 milioni di euro per interventi di tipo umanitario e in Stati fragili, disposti dal gennaio 2016". "Abbiamo lavorato molto per la costituzione di partnership con altre istituzioni" dice Frigenti ricordando "il memorandum con il ministero degli Esteri e la Cassa depositi e prestiti e il memorandum con il ministero dell'Ambiente" mentre "memorandum con i ministeri di Giustizia e Beni culturali sono previsti entro fine anno". Firmato, inoltre, un accordo "con la regione Sardegna per attività di cooperazione in Tunisia" e poi "fondi destinati ai governi locali dal 2017". (PO / Sip – 27 lug)

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