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direttore Paolo Pagliaro

Da Ammaniti a Saviano
i prescelti dagli studenti

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Da Ammaniti a Saviano <br> i prescelti dagli studenti

D’AVENIA, AMMANITI, SAVIANO PIÙ SCELTI DA STUDENTI

Alessandro D’Avenia, Niccolò Ammaniti, Roberto Saviano sul podio della scuola secondaria. “Il Piccolo Principe”, “Le avventure di Pinocchio”, “La fabbrica di cioccolato”, i più amati alla primaria. Si sono chiuse lo scorso 1° dicembre le votazioni del concorso #Imiei10libri lanciato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini in occasione del Salone del Libro di Torino. Un’iniziativa voluta per promuovere la lettura tra i bambini e i ragazzi ribaltando la prospettiva. Dando cioè la parola agli studenti che hanno potuto indicare, classe per classe, i dieci libri più amati da mettere poi a disposizione nelle biblioteche scolastiche. Il risultato finale è frutto del dibattito che in questi mesi si è svolto nelle aule. Alle votazioni, aperte l’1 giugno 2016 e chiuse lo scorso 1 dicembre, hanno partecipato 138.000 classi, per un totale di 3,5 milioni di ragazzi. Nel dettaglio, hanno votato 68.381 classi della primaria e 70.107 della secondaria. Hanno votato anche realtà particolari, come 8 sezioni ospedaliere e 2 sezioni inserite in case circondariali. Campania e Puglia sono le regioni dove si è riscontrata la più alta partecipazione con il 60% delle classi che hanno votato i loro libri preferiti. A seguire, Basilicata, Umbria e Sicilia. In Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Veneto ha votato più di un terzo delle classi. “Leggere non deve essere un compito obsoleto, ma una scelta consapevole che apre curiosità e creatività – sottolinea il ministro Stefania Giannini commentando i risultati dell’iniziativa - Le nostre ragazze e i nostri ragazzi ci chiedono storie: storie di fantasia e sogno nella scuola elementare; e storie di sentimenti, di crescita e di coscienza civile nella scuola secondaria. Credo che a fare tesoro di questo concorso saranno anche i più grandi, le famiglie e soprattutto gli insegnanti, perché un rafforzamento delle competenze di base passa necessariamente da un nuovo racconto della lettura, non solo dalla lettura di nuovi racconti. L’alta partecipazione - conclude Giannini - è un segnale positivo: dimostra che, cambiando prospettiva e lasciando ai giovani la parola, la scuola può scoprire una generazione di lettori attenti e intercettare i loro gusti e le loro ambizioni”.

 

“ALL’INFERNO E RITORNO. EUROPA 1914-1949”

L’Europa tra il 1914 e il 1945 precipitò in un abisso di barbarie: combatté due guerre mondiali, minacciò le fondamenta stesse della sua civiltà e parve testardamente incamminata sulla via dell’autodistruzione. In “All’inferno e ritorno. Europa 1914-1949” (Laterza) Ian Kershaw, uno degli storici più autorevoli del nostro tempo, ci racconta quello che fu un vero e proprio viaggio di andata e ritorno dall’inferno. Estate del 1914: gran parte dell’Europa precipita in un conflitto sconvolgente. La gravità del disastro terrorizza i sopravvissuti, nessuno può credere che la civiltà modello per il resto del mondo sia sprofondata nella brutalità più assoluta. Solo vent’anni dopo la fine della Grande Guerra, nel 1939, gli europei iniziano un secondo conflitto, persino peggiore del primo. Nonostante le crude cifre non possano restituire la gravità dei tormenti inflitti alla popolazione, la conta dei morti – oltre quaranta milioni soltanto in Europa, quattro volte di più della prima guerra mondiale – ci fa percepire con concretezza questo orrore.Ian Kershaw ricostruisce una nuova, monumentale storia dell’Europa contemporanea: un periodo straordinariamente movimentato e tragico che ha visto il continente sfiorare l’autodistruzione e, solo quattro anni dopo aver toccato il fondo nel 1945, gettare le basi per una stupefacente risurrezione. Ian Kershaw, considerato il più autorevole storico del nazismo, ha insegnato Storia moderna nelle università di Bochum, di Nottingham e di Sheffield ed è membro della British Academy e della Royal Historical Society. È autore di numerosi libri sul nazismo, il Terzo Reich e Hitler, tradotti in molte lingue. Tra quelli pubblicati in italiano: Hitler 1889-1936 (1999), Hitler 1936-1945 (2001), Operazione valchiria (2009), Scelte fatali. Le decisioni che hanno cambiato il mondo 1940-1941 (2012) e La fine del Terzo Reich (2013) per Bompiani; Che cos’è il nazismo? Problemi interpretativi e prospettive di ricerca (2003) per Bollati Boringhieri.

 

 

“IL LABIRINTO DEGLI SPIRITI” DI CARLOS RUIZ ZAFÓN

Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo. Dodici anni dopo “L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón torna con “Il Labirinto degli Spiriti” (Mondadori, traduzione di Bruno Arpaia) per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati. Il Labirinto degli Spiriti è un romanzo inebriante, fatto di passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l'apice della sua intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l'arte di raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita. Carlos Ruiz Zafón è uno degli scrittori più conosciuti nel panorama della letteratura internazionale dei nostri giorni e l'autore spagnolo più letto in tutto il mondo dopo Cervantes. Le sue opere sono state tradotte in più di cinquanta lingue. Ha cominciato la sua carriera nel 1993 con un libro per ragazzi, Il Principe della Nebbia, che, insieme al Palazzo della Mezzanotte e alle Luci di settembre, forma la "Trilogia della Nebbia". A questa serie è seguito poi Marina. Nel 2001 ha pubblicato L'ombra del vento (Mondadori, 2004), il primo romanzo della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati, che comprende Il gioco dell'angelo, Il Prigioniero del Cielo e Il Labirinto degli Spiriti: un universo letterario che si è trasformato in uno dei più grandi fenomeni editoriali dei cinque continenti. I suoi romanzi, in Italia, sono tutti pubblicati da Mondadori.

 

 

“TERRITORI E POTERE” DI SABINO CASSESE

La pressione migratoria pone in modo drammatico il problema delle frontiere e dei confini, nonché dei diritti e della cittadinanza. Con questo paradosso: gli Stati nazione, che da un lato hanno ceduto parte della propria sovranità a organismi superiori, dall’altro difendono singolarmente il proprio territorio. Come si può configurare allora un nuovo ruolo dello Stato, in un contesto in cui i confini sono mobili e la cittadinanza non coincide più con quel blocco unico di diritti – civili, economico-sociali, politici – che la contraddistinguevano? È la domanda che si pone Sabino Cassese in “Territori e potere. Un nuovo ruolo per gli Stati?” (Il Mulino). Cassese, giudice costituzionale emerito, è professore alla School of Government della Luiss. Tra i suoi libri recenti per il Mulino: “Lo Stato fascista” (2010), “L’Italia: una società senza Stato?” (2011), “Chi governa il mondo?” (2013), “Governare gli italiani. Storia dello Stato” (2014) e “Dentro la Corte” (2015); nel 2016 ha curato le “Lezioni sul meridionalismo”.

 

 

 

“LA GIRAVOLTA DI LORIS” DI CARLO ZANNETTI

Il romanzo “La giravolta di Loris” di Carlo Zannetti (Giovanelli Edizioni) nasce dalle esperienze giovanili e dalle riflessioni, realizzate in età ormai adulta, dell’autore. Il libro racconta di ragazzini, di pericolosi delinquenti e di uomini ricchissimi pieni di rimorsi. “‘La giravolta di Loris’ è un guardarsi indietro, una riflessione su tutti gli incontri fortuiti che si sono succeduti nel corso della mia vita – racconta Carlo Zannetti in merito al suo libro – Il mio itinerario esistenziale avrebbe potuto subire qualche variazione? I criminali nascono così o diventano così? L’amore è stato così determinante? I danni provocati dalle persone che hanno calpestato i suoi sentimenti si sono poi rivelati elementi utili? E il silenzio? Il silenzio, che risveglia la coscienza, sembra essere il vero filo conduttore della storia, perché riesce a legare alcune persone così diverse e lontane tra di loro. Infatti, è proprio il silenzio che insegue la fantasia di un giovane adolescente, che risveglia la coscienza di un criminale e che infine riesce a dare la forza necessaria a un uomo anziano, ricco e innamorato, che è costretto a fuggire da un ospedale contro il parere dei medici”. Carlo Zannetti, musicista polistrumentista professionale, autore, scrittore e animalista di origine emiliana inizia il suo percorso artistico nel 1976. Vanta una profonda competenza nel campo musicale e della tecnica strumentale che gli ha consentito di raggiungere elevati livelli professionali e permesso di calcare numerosissimi palcoscenici importanti e di collaborare, anche in qualità di direttore artistico qualificato, con i più grandi nomi della musica italiana e non. Ha all’attivo come autore tre album di canzoni proprie: “Carlo Zannetti” (1995), “L’Ulisse del 2000” (1997), “Vincimi” (2016), oltre a nove singoli pubblicati nel corso di quest’anno (2016).

(© 9Colonne - citare la fonte)