Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

“Spaesati”: one-woman-show di Francesca Reggiani

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

FRANCESCA REGGIANI IN “SPAESATI”

Francesca Reggiani dal 28 febbraio al 5 marzo sarà protagonista assoluta al teatro Olimpico di Roma (Viale Mazzini 144 – Roma) con “Spaesati”, il suo nuovo travolgente spettacolo, scritto insieme a Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli. Personaggi vecchi e nuovi tengono insieme il nuovo show: da Hillary Clinton a Maria De Filippi, da Maria Elena Boschi a Patty Pravo passando per Virginia Raggi. Donne molto diverse tra loro, ma che hanno da dire parecchio.  Un irresistibile one-woman-show fatto di riflessioni acute e scomode.  Sul palco una sfavillante Francesca Reggiani, che  con uno sguardo ironico racconta le donne e le loro dinamiche con gli uomini. (PO /red)

VIAGGIO NELLA LETTERATURA CON MICHELE PLACIDO

 “La letteratura è la sola arma che abbiamo contro l’ignoranza, contro l’odio e la volgarità. Contro tutti i mali che stanno devastando, senza se e senza ma, il nostro tempo.” Una data unica per un evento eccezionale. Lunedì 6 marzo, al Teatro Sistina Michele Placido, attore, regista, sceneggiatore, tra i più grandi rappresentanti dello spettacolo e della cultura italiani, terrà un suo personalissimo viaggio interattivo attraverso la letteratura italiana “A lezione con Michele Placido”, prodotto dalla Godot di Benedetta Pontellini e Claudia Gatti, da oltre 13 anni produttrici di spettacoli teatrali, televisivi e cinematografici. Sul palco ad accompagnare i gesti e le parole di Placido ci saranno due chitarristi che attraverso la loro musica faranno da sottofondo e accompagnamento allo spettacolo. Un percorso, quello di Michele Placido, che si snoda attraverso i versi, i passi, le figure più famose del nostro impareggiabile patrimonio letterario, che parte dal V canto dell’infermo di Dante Alighieri quello che narra le vicende dei famosissimi amanti Paolo e Francesca per arrivare fino alla poesia di Gabriele D'annunzio e Giacomo Leopardi. Michele Placido, ha infatti scelto, per il suo excursus teatrale che sarà interattivo e che sarà una base per dialogare con il pubblico in sala, un tema importante e universale come quello del rapporto tra amore e dolore. Due elementi della vita che da sempre e che per sempre rappresentano il motore delle azioni dell’uomo, che permeano l’essenza della vita di ogni individuo e che hanno una strettissima relazione tra di loro. Dove uno è generatore dell’altro. L’amore che nelle complicate vicende umane è spesso portatore di dolore, ma che allo stesso tempo è capace ed è forse l’unica possibilità di alleviare e confortare le fatiche e la sofferenza umane. Saranno due le rappresentazioni nella mattina dedicate alle scuole, mentre nel pomeriggio alle 17 sarà l’occasione per il pubblico più adulto di ascoltare e applaudire uno dei grandi mattatori italiani. A seguito dello spettacolo, si terrà un momento di approfondimento durante il quale docenti, studenti e spettatori potranno sottoporre all’artista, le proprie curiosità e riflessioni. (red)

 

MARCO TODISCO IN “RIFIUTO… E VADO AVANTI”

Mercoledì 1 marzo alle 21 al Teatro Tirso de Molina di Roma Marco Todisco  debutterà in prima nazionale con lo spettacolo “Rifiuto e vado avanti” scritto e diretto da  Mario Scaletta. Marco è un attore diciottenne che sogna di divertirsi  con il pubblico facendo uno spettacolo allegro e  divertente . La sera della prima  si accorgerà che realizzare  un sogno è molto più difficile del previsto. Durante lo spettacolo  scopre  sempre con maggior ansia che il suo sogno a causa di uno strano  analista  e un personaggio non previsto dal copione, interpretato dallo stesso Mario Scaletta,  che vede solo lui si sta trasformando in un incubo. Cercando di trovare una soluzione  darà libero sfogo al suo inconscio. La sua paura darà luogo ad una esilarante confessione che lo porterà a  scontrarsi con tutto e tutti.  Marco Todisco pupillo di Enrico Brignano, accanto allo stesso sia teatralmente che televisivamente, ormai raggiunta la maggiore età, sveste i panni del “bambino” per vestire quelli da adulto in una commedia che metterà alla prova le sue qualità artistiche. Un testo e una regia di eccezione quella di Mario Scaletta (autore dei testi di Enrico Brignano) che si “presta” come spalla per completare il quadro dello spettacolo. Vicino a Marco Todisco una bambina Sofia Satta dal talento naturale completerà il cast dello spettacolo. Al cinema ultimamente fra i protagonisti del film  “ Al Posto Tuo” accanto a Luca Argentero. Lo spettacolo sarà in scena al teatro Tirso de Molina fino al 5 marzo.(red)

 

NADIA RINALDI E WALTER CROCE: “GENTE DI FACILI COSTUMI”

In una società come la nostra hanno ancora valore l’onestà, la dignità e il rispetto delle persone? La risposta prova a darla la commedia “Gente di facili costumi” in scena al teatro Tirso de Molina di Roma dall’8 al 26 marzo con due straordinari interpreti: Nadia Rinaldi e Walter Croce. Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, Gente di facili costumi è considerato ancora oggi uno dei testi più eclatanti portato nei teatri italiani negli ultimi anni. “È una pièce brillante e piena di ritmo -  spiega Walter Croce, regista e protagonista dello spettacolo - ma percorsa anche da una velata malinconia. I personaggi appartengono a due mondi opposti, ma nel corso della storia ci accorgiamo che in fondo sono più simili di quanto sembri, perché uniti dalla stessa solitudine e dalla incapacità di integrarsi in una società troppo cinica e ipocrita”. Anna esercita la più antica professione del mondo. Rientra a casa alle quattro del mattino, sbatte rumorosamente la porta d’ingresso, apre i rubinetti della vasca da bagno, e in attesa che la vasca si riempia accende ad alto volume la musica, intanto fa qualche telefonata, a voce alta per sovrastare il suono. Fa cascare delle cose, gira per casa sbattendo i tacchi. Ugo abita sotto. Uomo di cultura, professore universitario, scrittore, squattrinato sceneggiatore di film intellettuali che non trovano produttori. Lui non ne può più di essere svegliato ogni mattina alle quattro, sale a protestare. I due si conoscono. Due solitudini che s’incontrano, due facce della stessa medaglia. Costretti alla convivenza, per l’appartamento allagato di lui dalla vasca di lei e in seguito dallo sfratto per morosità, sviluppano un interessante e ironico “mutuo soccorso”.   Lui le offre la sua conoscenza ed intelligenza, lei un tetto, cibo e calore umano. Così attraverso divertenti vicissitudini di vita quotidiana ed equivoci dovuti dalla voglia di lei di aiutarlo a realizzare il suo film, le distanze si accorciano e i due opposti si… toccano. (red)

 

“MI CHIAMO RACHEL CORRIE” AL TEATRO SALA UNO DI ROMA

Sarà in scena presso il Teatro Sala Uno di Roma sabato 25 (ore 20.45) e domenica 26 (ore 17.45 e 20.45) “Mi Chiamo Rachel Corrie", testo teatrale curato da Alan Rickman tratto dai diari di Rachel Corrie. Interpretato da Maria Laura Caselli e diretto da Antonio Ligas, lo spettacolo racconta la vita di Rachel Corrie, una ragazza americana che nel 2003 decise di unirsi all'ISM - International Solidarity Movement - movimento palestinese impegnato a resistere all’occupazione israeliana usando i metodi e i principi dell’azione-diretta non violenta. Poco tempo dopo il suo arrivo a Gaza, il 16 marzo, Rachel fu schiacciata da un bulldozer dell’esercito israeliano, mentre cercava di impedire la demolizione della casa di una famiglia palestinese. Il metodo usato dai volontari è quello di fare scudo col proprio corpo e con la comunicazione all’esercito israeliano del proprio paese di provenienza. La sua morte a soli 23 anni è diventata il simbolo di una pace – quella che da tanti anni insegue il Medio Oriente – calpestata e imbrattata di sangue. Attraverso i suoi diari, le lettere, le e-mail, è nato questo monologo, che restituisce un’ora di vita a una ventenne ironica, eloquente, problematica, sognatrice, idealista, appassionata di Salvador Dalì e Pat Benatar, fumatrice accanita, che lasciò la scuola e partì da Olympia, nello Stato di Washington, per andare a lavorare come attivista nel cuore del conflitto israelo-palestinese. Rappresentato al Royal Court Theatre di Londra, poi al Minetta Lane Theatre di New York il testo, elaborato dal famoso attore e regista Alan Rickman e da Katharine Viner sulla base dei diari e delle lettere di Rachel, ha suscitato un acceso dibattito e ha richiamato l’attenzione delle istituzioni sulla sicurezza delle organizzazioni umanitarie che cercano di riportare pace nelle zone calde del mondo. (24 feb -PO /red)

 

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