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direttore Paolo Pagliaro

Arriva in Italia Non aver paura è solo uno spettacolo

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Arriva in Italia Non aver paura è solo uno spettacolo

ARRIVA IN ITALIA “NON AVER  PAURA…E’ SOLO UNO SPETTACOLO”

Per la prima volta in Italia, sarà in scena al Teatro Ghione di Roma (via delle Fornaci 37) fino al 14 maggio “Non aver  paura…è solo uno spettacolo”, scritto da Eduardo Aldan, progetto artistico di Gianluca Ramazzotti, diretto da Ricard Reguant, versione italiana di Franco Ferrini. Protagonisti: Claudia Genolini, Luca Basile, Yaser Mohamed, e con la partecipazione di Gianni Garko. Un nuovo entusiasmante e rinfrescante spettacolo sulle nostre paure infantili, un viaggio nel terrore, scritto e diretto dal geniale Aldan, il cui obiettivo è che lo spettatore provi una sensazione di inquietudine e paura in un luogo dove abitualmente si sente al sicuro; in una comoda poltrona di teatro. Un esperimento squisitamente teatrale attualmente di grande successo in Spagna, Messico e Portogallo con pubblico e critica entusiastiche. Una trama e un’ambientazione sorprendenti, terrore psicologico ed effetti speciali, sono gli ingredienti di questa nuova e appassionante avventura, che divertirà e appassionerà anche il pubblico italiano. Ma se qualcuno pensa che sia solo uno spettacolo e per questo motivo sia difficile spaventarsi, si sbaglia. Mai puoi sentirti al sicuro in un teatro, perché in realtà non conosci chi ti sta seduto dietro.  “Non aver paura” scritto da Eduardo Aldàn, e diretto da Ricard Reguant e' un successo spagnolo della scorsa stagione a Madrid oltre che campione d'incassi in America Latina. La versione Italiana tradotta e adattata da Franco Ferrini (sceneggiatore tra gli altri, di c'era una volta in America e numerosi film di Dario Argento) su progetto di Gianluca Ramazzotti cerca di riportare in Italia un genere che si è' solito vedere in cinema e quasi mai in teatro: “l’horror”.  Lo spettacolo, che vanta la presenza come Maestro di Cerimonia l’attore Gianni Garko, noto volto del cinema italiano degli anni ’60 e ’70 di film di culto come, tra gli altri: “Sartana”, “10.000 dollari per un massacro”, “La notte dei diavoli”, “Sette note in nero”, “Uomo a metà”, attraverso un sapiente uso del linguaggio scenico, spiazza, sorprende e destabilizza il pubblico suggerendo terrore psicologico, fino a immergerlo in un grande e spaventoso momento teatrale.(red)

ALESSANDRO BENVENUTI A ROMA CON “CHI E’ DI SCENA”

Comicità mista a thriller, il teatro nel teatro. Con l’arguzia e lo stile che sono ormai un suo marchio di fabbrica, Alessandro Benvenuti sarà al Teatro della Cometa di Roma fino al 7 maggio con “Chi è di scena”, spettacolo naturalmente da lui scritto, diretto e interpretato. Sul palco insieme all’attore toscano ci sono Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti. Il racconto è molto semplice: uno noto e stravagante uomo di teatro, scomparso dalle scene improvvisamente e apparentemente senza un motivo da cinque anni, viene rintracciato per caso da un giovane fan. A lui, l’uomo decide di rilasciare un’intervista per spiegare le ragioni della sua scelta e svelare così il mistero che si è creato intorno a questa. Lo invita perciò a casa sua. Testimone silente di questo loro incontro è una giovane donna che, giacendo seminuda su una chaise-longue di spalle ai due, sembra dormire un sonno profondo. Ma il mistero della sua scomparsa non è l’unico da svelare. Ne scaturisce uno spettacolo che tiene lo spettatore incollato alla poltrona e in cui tempo vola tra continui cambia di registro, tra ironia, sarcasmo e colpi di scena spiazzanti. (Peg)

MAURIZIO SCAPARRO E IL SUO “ASPETTANDO GODOT”

Prodotto dal Teatro Carcano di Milano nella stagione 2014/15, Aspettando Godot di Samuel Beckett arriva il 28, 29 e 30 aprile al Teatro Palladium - Università Roma Tre (Piazza Bartolomeo Romano 8). Lo spettacolo ha per protagonista un formidabile terzetto di attori di grande valore e temperamento formato da Antonio Salines (Estragone), Luciano Virgilio (Vladimiro) e Edoardo Siravo (Pozzo). Accanto a loro nel ruolo di Lucky (in sostituzione di Enrico Bonavera) Fabrizio Bordignon e, nel ruolo del Ragazzo, Beniamino Zannoni. La regia è firmata da Maurizio Scaparro, uno dei maestri della scena italiana e internazionale, alla sua seconda collaborazione con il Teatro Carcano dopo l’eccezionale exploit della Coscienza di Zeno della stagione 2012/13 e alla sua prima messinscena beckettiana. La critica, unanimemente entusiasta, ha definito lo spettacolo “umanissimo”, “tridimensionale”, “solare” ed ha lodato l’eccellenza degli interpreti e il delicato e suggestivo impianto scenico. Scritto da Samuel Beckett tra la fine del 1948 e l’inizio del ’49, En attendant Godot, nelle parole di Jean Anouilh “un capolavoro che provocherà disperazione negli uomini in generale e in quelli di teatro in particolare”, fu considerato da molti una provocazione, un trucco, prima di essere universalmente accettato come opera d’eccezione. I due vagabondi protagonisti dell’opera, Vladimiro/Didi e Estragone/Gogo, sono diventati l’emblema della condizione dell’uomo del Novecento, essere in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastità di un cosmo ostile, segnato fin dalla nascita (“partoriscono a cavallo di una tomba, il giorno splende un istante, ed è subito notte”, dice Pozzo). “Sento il peso, la responsabilità e l'emozione di mettere in scena per la prima volta un testo di Samuel Beckett e in particolare ‘Aspettando Godot’ – scrive Scaparro nelle note di regia dove aggiunge: - rileggo questo testo oggi e mi colpisce profondamente per le sue radici collegate alla millenaria e senza confini Cultura Europea, che noi stiamo colpevolmente dimenticando. Quelle creature deboli e immortali come Estragone e Vladimiro (e come Pozzo e  Lucky), che vivono in una terra desolata  aspettando Godot, che non arriverà mai, vivono in un lontano e vicino (a loro e a noi) '900 nel ricordo romantico di una Tour Eiffel che resiste come immagine e nell’aridità di un presente che esclude  loro e quelli che vorrebbero cantare, ballare parlare, vivere … Vorrei poter idealmente dedicare questa nostra fatica all'Europa della Cultura, la grande dimenticata  dell'Europa che viviamo; ma anche a quelle parole che Beckett sussurra quasi per caso, come “teatro”, “varietà”, “circo”.(red)

A ROMA VA IN SCENA “ELETTRA”

Dal 18 al 28 maggio andrà in scena al Teatro Vittoria di Roma (Piazza S. Maria Liberatrice 10) “Elettra” di Hugo von Hofmannsthal: lo spettacolo vincitore della ottava edizione della rassegna “Salviamo I Talenti -Premio Attilio Corsini”, iniziativa nata per promuovere progetti teatrali di grande qualità i cui protagonisti sono giovani registi e giovani attori, per aumentare le opportunità per la creatività emergente, costruendo una vetrina per i nuovi talenti ancora sconosciuti. Lo spettacolo, prodotto da Attori & Tecnici ed inserito nel cartellone 2017/2018 del Teatro Vittoria, narra la storia di Elettra, che appartiene al mito. Sfugge al tempo e allo spazio, attraversa indenne i millenni e giunge con forza immutata ai nostri petti, alle nostre orecchie, ai nostri occhi. Regia, elaborazione drammaturgica e progetto scenico sono di  Giuliano Scarpinato. Sul palco Elena Aimone, Anna Charlotte Barbera, Elio D’Alessandro, Raffaele Musella, Giulia Rupi, Giuliano Scarpinato, Eleonora Tata, Francesca Turrini, Valentina Virando. (red)

LEO GULLOTTA, DEBUTTO IN AUSTRALIA CON READING SICILY

Dopo il grande drammaturgo, regista e attore Vincenzo Pirrotta, che qualche giorno fa ha presentato lo straordinario spettacolo “La Ballata delle Balate” a Canberra e a Sydney, l’Istituto Italiano di Cultura di Sydney propone di nuovo il grande teatro italiano attraverso una delle figure più rappresentative della scena contemporanea. Il prossimo 27 aprile, infatti, sarà la volta di Leo Gullotta, al suo debutto in Australia, con uno spettacolo unico e suggestivo, fatto di immagini, musiche e letteratura. “Leo Gullotta, reading Sicily” è un viaggio che parte da un’idea essenziale e antica, quella della Grande Madre, la Madre Terra, e che si sviluppa attraverso la voce narrante dell’attore tra la prosa e la poesia dei più grandi capolavori letterari contemporanei siciliani.  Lo spettacolo per voce solista, mette in luce due importanti elementi: la conferma dell’arte singolare di Leo Gullotta e una scelta armoniosa di testi e autori siciliani che nella grande diversità stilistica e tematica, offrono un ventaglio ampio, variegato e completo della cultura isolana. Un mosaico nel quale le singole tessere pur mantenendo la propria identità si fondono in un disegno unico e armonioso. Il collante di questa operazione sapientemente orchestrata è dato dal valore artistico del grande attore e interprete italiano, capace di dialogare con il pubblico come se si trovasse davanti ad un gruppo di amici.  Un viaggio tra i Miti e il quotidiano, tra il sorriso e la denuncia civile, dove intercalato alle letture, trova spazio il racconto personale del protagonista, che toccherà scene di vita quotidiana, della sua adolescenza, e caratteristici momenti della sua carriera. Leo Gullotta è accompagnato in scena dalle musiche originali del maestro Germano Mazzocchetti, composte appositamente per lo spettacolo e anch’esse protagoniste del racconto. Le musiche scandiranno le stazioni, ovvero i capitoli, di questo viaggio poetico, in cui si intrecciano voci letterarie di un passato remoto fino al presente dei giorni nostri. Il percorso drammaturgico, costruito con sapienza dal regista Fabio Grossi, esalta gli scritti, tra gli altri, di Giovanni Meli, Tomasi di Lampedusa, Luigi Pirandello, Luigi Capuana, Pippo Fava, Ignazio Buttitta, Andrea Camilleri, e numerosi altri autori siciliani. (21 apr - red)

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