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direttore Paolo Pagliaro

Napoli: Kokocinski e la Maschera

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Napoli: Kokocinski e la Maschera

Fino al 5 giugno il Museo Archeologico Nazionale di Napoli presenta la mostra “Kokocinski. La Vita e la Maschera: da Pulcinella al Clown” che presenta dell’artista Alessandro Kokocinski oltre settanta opere polimateriche dalle tecniche fortemente innovative – dipinti, sculture, altorilievi, installazioni, disegni, filmati, versi poetici, libri d’artista – ispirate alla metamorfosi della “maschera”, che l’artista di Porto Recanati definisce “mediatrice fra noi e il vuoto insondabile celato”, la cui iconografia accompagna da sempre la storia e la storia dell’arte: fra mito, finzione, realtà. La cartapesta - medium essenziale di quasi tutti i lavori - è assoluta protagonista, elemento coagulante, materia dell’effimero. Il limite tra pubblico e palcoscenico si assottiglia fino a scomparire. La marionetta si cala nell’umano, l’umano si trasforma in burattino.

(red)

 

FIRENZE: OMAGGIO A MARIA LASSNIG

A Palazzo Pitti, fino al 25 giugno, la mostra “Maria Lassnig: Woman Power” rende omaggio ad una delle artiste più significative della seconda metà del XX secolo, insieme a Luoise Bourgeois e Joan Mitchell. La sua pittura è singolare sia per quanto concerne lo stile che per il contenuto, il cui tema prediletto è l’artista stessa. La grande maggioranza dei suoi lavori sono infatti autoritratti, anche nei casi in cui le opere presentano un titolo diverso. In essi la fisionomia gioca solo un ruolo parziale: il mondo esterno, visibile, serve spesso solo come involucro di un percepibile mondo interiore. Maria Lassnig (1919 - 2014) ha svolto un ruolo fondamentale come precorritrice dell’universo femminista nell'ambito delle arti figurative, ruolo che è stato ben riconosciuto nel corso degli ultimi anni: l’artista è stata infatti premiata con il Leone d'oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2013.  

(PO / red)

 

 

MILANO: AL VIA IL PHOTOFESTIVAL

Fino al 20 giugno Milano si trasforma in una grande mostra collettiva con Photofestival, il circuito annuale dedicato alla fotografia d’autore che coinvolge tutta la città, attraverso un percorso espositivo sempre più esteso.Giunto alla 12.ma edizione, Photofestival taglia un importante traguardo, quello delle 151 mostre fotografiche diffuse in 95 spazi espositivi di Milano e dell’hinterland. Le mostre di Photofestival contribuiscono ad arricchire il programma della  prima Milano PhotoWeek (5-11 giugno), la nuova iniziativa diffusa voluta dal Comune di Milano per promuovere e valorizzare la fotografia. E in tale concomitanza il comitato organizzatore ha voluto dedicare questa edizione proprio a Milano, con un titolo - “Realtà e futuro. Da Milano al mondo”. Photofestival 2017 distribuisce le proprie 151 mostre in una rete capillare di gallerie d’arte, musei, biblioteche, spazi espositivi pubblici e privati che dal centro si allargano fino alla periferia e all’hinterland, riservando come di consueto un ruolo centrale ai “Palazzi della Fotografia”, i palazzi storici di Milano destinati a ospitare alcune mostre fotografiche: Palazzo Giureconsulti e Palazzo Turati di Camera di Commercio di Milano (dal 15 al 30 maggio), Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni di Confcommercio Milano (dal 5 al 14 giugno).

(red)

 

MILANO: ORIENTALISMO NEL CUORE DELL’OTTOCENTO

 

Nato in Francia agli inizi del XVIII secolo, a seguito della traduzione delle Mille e una notte, l’interesse rivolto a tutto ciò che era orientale si diffuse ben presto per tutta l’Europa. Anche l’Italia rimase coinvolta da questo clima culturale, soprattutto con una generazione di pittori attivi nella seconda metà dell’Ottocento che viene analizzata dalla mostra o “Orientalismo. In viaggio dall’Egitto a Costantinopoli”, fino al 25 giugno, a GAMManzoni a Milano. L’esposizione presenta 30 opere realizzate, tra la metà del XIX e l’inizio del XX secolo, da autori quali Alberto Pasini, Gerolamo Induno, Domenico Morelli, Pompeo Mariani, Fausto Zonaro. La rassegna propone paesaggi e scene di genere di quei pittori, quali Alberto Pasini e Fausto Zonaro, che intrapresero lunghi viaggi in terre lontane, ma anche soggetti d’invenzione realizzati da artisti, tra cui Gerolamo Induno e Domenico Morelli, che non vi si erano mai recati e che l’Oriente l’avevano soltanto immaginato. Fondamentale fu in questo senso l’apporto della letteratura e della musica del tempo, come nel caso di Giuseppe Verdi, la cui Aida – eseguita per la prima in Egitto nel 1871 – contribuì fortemente al recupero di atmosfere orientali nelle arti visive. 

(red)

 

ROMA: CAPOLAVORI DALLA VENEZIA SCARLATTA

Fino all’11 giugno, presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica nella sede di Palazzo Barberini, a Roma, sono esposti sei capolavori di Lotto, Savoldo e Cariani provenienti dal Metropolitan di New York, dal Louvre di Parigi, dal Prado di Madrid e dall’Accademia Carrara di Bergamo. La storia, la fortuna, la ricchezza di Venezia e del suo dominio sono state a lungo tinte di rosso. I dipinti in mostra, sotto il titolo “Venezia scarlatta: Lotto, Savoldo, Cariani”, rimettono in questione il tema della centralità della città lagunare sulla Venezia di terra: la grande qualità della pittura di queste opere, caratterizzate da una pennellata cangiante con sfumature variabili e tonalità sensuali, rifocalizza il luogo comune circa i presunti rapporti di dipendenza o sudditanza tra periferia e centro, tra Terraferma e Dominante. La mostra è anche un’occasione importante per gli appassionati di Lorenzo Lotto: per la prima volta a Roma, infatti, è possibile ammirare le due versioni del Matrimonio mistico di Santa Caterina di Alessandria (quello proveniente dall’Accademia Carrara e quello conservato nel Museo) a confronto con il Ritratto di Marsilio Cassotti e Faustina Assonica, dipinto che il Museo Nacional del Prado presta solo in via del tutto eccezionale.

(red)

 

 

 

 

 

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