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RIFIUTI, GALLETTI: COSI’ ROMA RISCHIA SANZIONI UE

RIFIUTI, GALLETTI: COSI’ ROMA RISCHIA SANZIONI UE

“Serve subito un piano per lo smaltimento integrale dei rifiuti romani nella stessa Capitale. Altrimenti il problema diventerà davvero grave, e rischieremmo anche l'intervento dell'Unione europea”, “servono nuovi impianti, vedano loro quali. Ma oggi, non fra cinque anni”, “le soluzioni non possono essere né aprire nuove discariche né continuare a portare in giro i rifiuti per l'Italia e l'Europa. Se non si individuano altre soluzioni che risolvano questa situazione nel breve tempo, diventa un grosso problema”. Lo afferma Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, in una intervista al Messaggero. E aggiunge: “Ciò che mi preoccupa di più in questo momento è la mancanza di un piano strutturale per lo smaltimento dei rifiuti della città di Roma. Un dato che ha come conseguenza immediata il trasporto fuori regione, sul quale ho forti perplessità” e “comprenderei solo come intervento emergenziale, perché crea ulteriore inquinamento, con il trasporto stesso dei rifiuti per tutto il territorio nazionale, e maggiori costi per la città che li produce. Ho apprezzato la correttezza istituzionale del governatore Bonaccini, che ha dovuto fronteggiare anche le resistenze dei suoi cittadini, i quali temono comprensibilmente di diventare la pattumiera della Capitale. Lo capisco bene, da cittadino bolognese, e per questo il comportamento del presidente dell'Emilia Romagna è ancora più apprezzabile”, “l'aiuto delle altre Regioni non può che essere un palliativo. Altrimenti fra un po' interverrà anche l'Unione europea, che ci chiede conto dello smaltimento dei rifiuti. E una delle regole europee nel settore è quella della prossimità, proprio per evitare che vengano trasportati da un posto all'altro”. Inoltre, sottolinea il ministro, “mi preoccupa anche la strumentalizzazione politica. I rifiuti non hanno colore politico e non si possono trattare con l'ideologia, ma con la buona amministrazione. Ma questi due aspetti, nel Comune di Roma, finiscono spesso per accavallarsi e creare confusione, senza trovare risposte adeguate”. (9 gen – red)

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