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Parita' genere, Fedeli (Pd): sfida fondamentale e orizzontale Recovery

Roma, 14 gen - La parità di genere è "la sfida fondamentale e orizzontale del Recovery Plan, che peraltro ci chiede sui pilastri fondamentali e sull'innovazione di dotarci di politiche di gender-mainstream per ogni progetto per superare le discriminazioni e per arrivare a una parità, che parte dal fatto che va messo al centro l'aumento dell'occupazione femminile". Così la senatrice Valeria Fedeli, intervistata da 9colonne. "Per raggiungere questo obiettivo - continua - servono investimenti che riguardano l'istruzione, penso in particolare ai nidi come primo percorso educativo e di istruzione. Quindi bisogna arrivare nel giro di 5 anni ad avere il 60% di copertura in Italia con gli asili nido. Il secondo elemento è quello di investire sulle infrastrutture sociali, cioè su tutti quei servizi di nuovo welfare che consentono di liberare le donne dal doppio ruolo, tra l'altro quello non retribuito dei cosiddetti lavori di cura rendendo anche professionale e qualificata l'economia della cura, che riguarda anche tutti i servizi per gli anziani, i diversamente abili ecc". "Questo è un punto fondamentale, che secondo me significa avere una politica di sistema - aggiunge la senatrice dem - Ultimo elemento, che è già nella bozza di piano varata dal governo ed è particolarmente importante, il fatto che sia proposta la valutazione ex ante su tutti i progetti e tutte le linee di finanziamento dell'impatto di genere, questo è il vero motore per adeguare il nostro Paese a una crescita, economica, civile e sociale che fa bene a donne e uomini".
Fedeli ricorda inoltre che martedì 12 gennaio il Senato ha approvato la ratifica della Convenzione dell'Organizzazione internazionale del Lavoro contro le molestie sui luoghi di lavoro: "Credo che sia stato un passaggio molto importante, era già stata ratificata alla Camera e dopo l'esame veloce in Senato è diventata legge, per contrastare anche nei luoghi di lavoro ogni forma di ricatto e di molestia, in particolare verso le donne. Tutto ciò è importante perché le molestie sessuali nei luoghi di lavoro mettono in condizione le donne di sentirsi minacciate perché c'è un rapporto di potere diseguale con il datore di lavoro o con colleghi gerarchicamente superiori rispetto alle proprie funzioni professionali. Tutto ciò crea violenza ma anche un clima di difficoltà, perché ci sono diverse forme di violenza che queste molestie creano e determinano per le donne nei luoghi di lavoro". "Fatto questo passaggio di ratifica della Convenzione - conclude la senatrice - sarà ora necessario attuare i due ddl depositati qui in Senato, uno a prima firma della senatrice Valeria Valente e l'altro a mia prima firma: con la loro approvazione che mi auguro sia rapida implementiamo ulteriormente e concretamente ciò che la Convenzione Oil che abbiamo recepito ci indica, quindi entriamo nel merito di quali strumenti bisogna fornire per contrastare le molestie nei luoghi di lavoro". (PO / Roc)

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