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Lotta alle droghe e prevenzione
così sta cambiando il mercato

Lotta alle droghe e prevenzione <br> così sta cambiando il mercato

di Piero Innocenti

Il 26 giugno ricorre la giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1987, e come ogni anno saranno fatti bilanci ed analisi sulle attività di contrasto al narcotraffico nei vari paesi. Anche in Italia, proprio nei giorni scorsi, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ( DCSA-Dipartimento della Pubblica Sicurezza) ha pubblicato la relazione annuale ( 500 pagine) come sempre redatta con grande professionalità. Essa consente di avere un quadro aggiornato sull’andamento del narcotraffico nel periodo esaminato (il 2022) non solo in Italia ma anche in molti altri paesi grazie al contributo informativo di nostri esperti per la sicurezza accreditati presso le varie rappresentanze diplomatiche.
Poca rilevanza viene data alla prevenzione, concetto al quale si è fatto spesso ricorso – con funzioni eminentemente eufemistiche – per indicare attività di tipo informativo-esortativo, strumentali all’obiettivo della mera dissuasione. Non sono mancate in passato iniziative ispirate ad un approccio emotivo-drammatizzante con messaggi fondati su contenuti minacciosi che hanno mostrato un potere persuasivo sostanzialmente nullo, quando non si sono rivelati addirittura controproducenti. Negli anni più recenti si è registrata una più accentuata attività di sensibilizzazione degli operatori scolastici e questo non può che essere giudicato favorevolmente, anzitutto per la rilevanza che essa può assumere nel favorire la sedimentazione di una corretta cultura della prevenzione all’interno delle istituzioni educative, in una logica più comprensiva di promozione della salute entro la quale viene oggi contestualizzato il serio problema della prevenzione delle tossicodipendenze giovanili.
Un progetto educativo globale in grado di abbracciare più compiutamente il problema della formazione complessiva dei giovani è quello di cui si avverte un gran bisogno ed anche in questo ambito la DCSA ha dato la sua collaborazione nel progetto denominato ”Hugs not drugs” che ha coinvolto 243 istituti scolastici distribuiti equamente in 18 regioni e 188 città individuati sulla base dei risultati dell’analisi dei contesti ambientali di maggiore rischio.
Sul versante della repressione, intanto, i dati statistici contenuti nella relazione della DCSA confermano il consueto impegno delle forze di polizia. Il volume totale dei sequestri di stupefacenti è passato dalle 92 tonnellate del 2021 alle 75 del 2022 ( un decremento del 19,17%) ma con una sensibile crescita dei sequestri di cocaina, 26 tonnellate, un valore mai raggiunto in precedenza. Ben 20 tonnellate sul totale delle 26 sono state sequestrate alla frontiera marittima e ciò ha rafforzato l’ipotesi sull’apertura di una nuova “rotta mediterranea” per cui “..la droga, dopo aver fatto tappa negli scali nazionali, viene veicolata da organizzazioni criminali etniche, in particolari albanesi e serbo-montenegrine, verso i porti balcanici, sul Mar Nero ovvero sul Mar Egeo, come è stato riscontrato, in diverse occasioni, nel corso del 2022,con operazioni oggetto di sviluppi investigativi, tramite consegne controllate internazionali dall’Italia verso quei territori” (rel. DCSA 2023).
Ingenti i sequestri di cocaina anche nei primi cinque mesi del 2023, circa 10 ton. con la conferma che il nostro Paese è diventato punto di transito di quote rilevanti di questa sostanza diretta verso altri mercati europei; attività gestita in prevalenza da sodalizi balcanici che hanno instaurato rapporti di stretta collaborazione sia con le organizzazioni dei Paesi produttori, sia con esponenti delle mafie nostrane. La cannabis resta ancora la sostanza stupefacente più sequestrata in Italia, rappresentando, da sola, circa il 60% (47 ton.) di tutta la droga intercettata. Riguardo alle droghe sintetiche, nel 2022 si è rilevato una diminuzione significativa nei sequestri rispetto al 2021 tanto nel numero di dosi (-33%) che nel peso (-25%) ma desta particolare preoccupazione il dato relativo ai sequestri di GBL e GHB due potenti sedativi dissociativi utilizzati in ambito ricreazionale ( sequestrati rispettivamente 37,5 e 0,68 litri nella forma liquida e 9 e 4 kg in altre presentazioni). La relazione DCSA, tra l’altro, mette in guardia sui social network in quanto “molti degli applicativi di messaggistica istantanea, permettendo comunicazioni anonime (..) criptate e ad eliminazione automatica, sono diventati strumenti molto diffusi nell’attività di spaccio, soprattutto all’interno dei ‘gruppi dei pari’...”. E gli allarmi sul narcotraffico e sull’abuso di droghe non finiscono più in questa guerra alla droga iniziata oltre mezzo secolo fa, ma persa da tempo nonostante le tante battaglie vinte dalle forze di polizia.

(© 9Colonne - citare la fonte)