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direttore Paolo Pagliaro

L’affondamento del Lusitania

7/5/1915

L’affondamento del Lusitania

Tre anni dopo l’affondamento del Titanic l’altra tragedia navale rimasta nell’immaginario collettivo. Alle 14.10 del 7 maggio 1915 un siluro fatto sparare senza preavviso dal sommergibile tedesco U-20 - impegnato nel blocco delle isole britanniche durante la prima guerra mondiale - fa colare a picco il transatlantico inglese Lusitania, al largo delle coste irlandesi, mentre stava concludendo il suo viaggio da New York a Liverpool, uccidendo 1.152 persone. Si ritiene che fu questo evento a far volgere l'opinione pubblica mondiale contro la Germania e a spingere gli Stati Uniti ad entrare in guerra a fianco degli Alleati. La nave, lunga 241 metri e con una stazza di 32.500 tonnellate, era un gioiello della tecnologia navale dell’epoca, appartenente alla società inglese Cunard Line, veniva dagli Stati Uniti e trasportava 1916 passeggeri, di cui 146 americani (ne moriranno 123 tra cui il miliardario Alfred Vanderbilt che annegò nel tentativo di salvare dei bambini). In soli 18 minuti, una volta colpito, il piroscafo iniziò ad inabissarsi ma una parte delle scialuppe di salvataggio prontamente ammainate permisero di salvare 764 vite, 462 passeggeri e 302 marinai (su 600 uomini dell’equipaggio). Il suo relitto giace ancora sul fondale del Mar Celtico.

 

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