Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

GRATTERI: I TEST VANNO
FATTI AI POLITICI

GRATTERI: I TEST VANNO <br> FATTI AI POLITICI

“Io sono pronto a sottopormi a qualsiasi test. Ma facciamoli a tutti, anche a chi governa. E mettiamoci anche alcol e droga” e li si faccia “anche per i medici che devono curare le persone, per i tecnici pubblici o incaricati dalle stazioni appaltanti per valutare complessi progetti ingegneristici (tipo il ponte di Messina) e, perché no, per chi ricopre cariche pubbliche, dovendo assumere scelte strategiche per la comunità”. Così Nicola Gratteri, procuratore capo di Napoli, in una intervista a La Stampa, in merito ai test psico-attitudinali per i magistrati. E si dice “sicuramente sorpreso. Sia per il merito del provvedimento, di cui non riesco a cogliere il senso, che per le modalità, essendo inserito nell'articolato attuativo della riforma Cartabia che non lo prevedeva affatto. Quindi doppiamente incostituzionale”, “si va a innestare nel quadro complessivo di riforme che a partire dalla legge Cartabia tendono a vedere con sfiducia l'operato dei magistrati: dalla riduzione significativa dei rapporti con gli organi di stampa, alla riforma delle intercettazioni, passando per la separazione delle carriere. La sensazione è che i problemi della giustizia, di cui non nego l'esistenza, vengano addebitati ai magistrati, come se non esistesse la carenza di uomini e mezzi, e una legislazione inadeguata e inutilmente macchinosa”. Sul nuovo fascicolo del magistrato si dice anche “assolutamente” preoccupato “perché la cosiddetta pagella del magistrato si fonda su un presupposto sbagliato: l'esito processuale delle cause. Sbagliato perché si basa anche e soprattutto su fattori che esulano dalla bravura del magistrato sottoposto a valutazione. Ma poi nel fascicolo si inseriscono non solo i provvedimenti (sentenze, ordinanze cautelari), ma tutti gli atti indistintamente. Ma chi pensa a queste riforme, sa quante migliaia di atti scrive un magistrato durante l'anno? Che senso ha inserire la convocazione di un testimone a un processo? E chi se li legge tutti questi atti? Ma veramente vogliamo essere seri? Così si devono valutare i magistrati?”. E conclude: “L'effetto di queste riforme è un sostanziale peggioramento dell'efficienza del sistema giustizia”. (redm)

(© 9Colonne - citare la fonte)