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ROBERTO SALIS: PUNITA
PERCHE' ANTIFASCISTA

ROBERTO SALIS: PUNITA <BR> PERCHE' ANTIFASCISTA

“E’ tutto molto frustrante. Avevamo trovato una soluzione ottimale, eravamo contenti. L'altra sera siamo andati a vedere la casa che era stata scelta per gli arresti domiciliari, sembrava tutto a posto. Invece, è andata così: non ce li hanno concessi. Ma non ci arrendiamo”, “l'unico modo per tirare fuori Ilaria dal carcere è con il sostegno degli italiani. Abbiamo bisogno di solidarietà, ne abbiamo avuta tanta e spero che aumenti ancora”, “spero che ci sia una protesta contro l'immobilismo del governo italiano”. Lo afferma Roberto Salis in una intervista alla Stampa spiegando che la figlia “è molto delusa. Molto provata”. E delle catene a polsi e caviglie con cui è entrata di nuovo in un’aula giudiziaria: “è qualcosa che non dipende dal potere giudiziario”, “è un messaggio dell'Ungheria all'Europa”, “volevano dare una prova di forza sul fatto che loro se ne infischiano delle regole europee e dello stato di diritto”, “il nostro governo non ha fatto una bella figura. Perché abbiamo seguito esattamente le indicazioni del ministro Nordio, il quale ci ha accusato di aver perso tempo dietro alla richiesta di arresti domiciliari in Italia. Dovevamo chiedere gli arresti domiciliari in Ungheria, era quella la strada corretta da seguire. Ed eccoci qui…”, “mia figlia in questo in Paese è colpevole per tre motivi specifici. È una donna. Non è un ungherese. Ed è antifascista”, (29 mar - red)

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