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direttore Paolo Pagliaro

LA SFIDA AI PRIVATI
DI FRANCESCHINI

LA SFIDA AI PRIVATI <br>DI FRANCESCHINI

di Paolo Pagliaro

Per mitigare gli effetti devastanti della crisi del '29, il presidente Roosevelt varò il Federal Art Project, che aveva tre obiettivi: creare opportunità di lavoro per gli artisti, produrre opere destinate ad abbellire gli edifici pubblici ed educare il popolo americano. Fu uno straordinario tentativo di coniugare la creatività e la bellezza con il bisogno di crescita economica. E’ lecito chiedersi cosa avrebbe fatto Roosevelt se avesse avuto a disposizione Pompei o la Reggia di Caserta o uno qualsiasi dei 450 mila luoghi segnalati in questi anni al Fondo Ambiente Italiano che li censisce per poi salvare dal degrado quelli più significativi. Sono chiese, parchi, spiagge, palazzi, mulini, borghi, castelli, ciascuno con una storia e un valore intrinseco che fanno dell’Italia un unicum nel mondo. Il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, che ha presieduto a lungo il Fai, ricorda nel suo libro intitolato “Per un’Italia possibile” che il settore culturale rappresenta il 2,6% del prodotto interno lordo e che un euro investito in cultura genera un ritorno sette volte superiore. La filiera produttiva che ruota intorno al patrimonio culturale impiega oltre 3 milioni di persone e potrebbe essere un grande volano per lo sviluppo economico. La tutela e la conservazione di queste risorse, la loro protezione giuridica e la possibilità concreta di fruirne dovrebbe stare ai primi posti di ogni agenda governativa, perché non vada perso l’unico prodotto italiano che non ha concorrenza. Bene ha fatto dunque il nuovo ministro Franceschini a proporre significativi incentivi fiscali per i privati che finanziano un restauro o la manutenzione di un bene culturale. In questo caso lo Stato ha fatto la sua parte, la speranza è che i privati facciano la loro. (24 luglio)

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