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direttore Paolo Pagliaro

CONCORDIA A GENOVA, APPELLO: BASTA INCHINI

CONCORDIA A GENOVA, APPELLO: BASTA INCHINI

“In lieve anticipo rispetto alla tabella di marcia,  grazie al meteo favorevole e all’ottima tenuta del progetto  ingegneristico che ha rimosso la Concordia dal Giglio, si conclude oggi  una vicenda che è costata la vita a 33 persone e ha inflitto una ferita  all'ambiente del Giglio e dell'Arcipelago Toscano e all'immagine del  nostro Paese. I nostri monitoraggi non hanno fatto emergere alcun  sversamento di idrocarburi o sostanze inquinanti. Adesso però dobbiamo  rivitalizzare il Santuario dei cetacei, rendere efficace il  ‘Decreto  anti-inchini’ e inaugurare una nuova stagione dello smantellamento delle  navi europee nel vecchio continente”. Così commentano Alessandro Gianni e Stefano Ciafani, rispettivamente  direttore delle Campagne di Greenpeace e vice presidente di Legambiente  a conclusione del viaggio a bordo della Maria Teresa, l’imbarcazione  della Fondazione Exodus di Don Mazzi che ha seguito ininterrottamente la  Concordia dal Giglio a Genova Voltri.

 

“SMANTELLIAMO IN EUROPA LE NAVI COMUNITARIE”

“Questa vicenda  - sottolineano in una nota  - ha fatto emergere anche altre contraddizioni del nostro Paese su questo fronte: dopo il naufragio, con fin troppe resistenze, è stato varato un ‘Decreto anti-inchini’ che è stato però già annacquato dalle pressioni delle lobby dei trasporti marittimi. Ci sono infatti i  ‘passaggi ravvicinati’ davanti a Venezia, Capri e Portofino, con la speranza che non si ripresenti l'ennesima emergenza annunciata. D'altra parte è significativo che per la prima volta, da decenni, una grande nave venga smantellata in Italia. Ovviamente non possiamo aspettare tragedie come queste per fermare la vergognosa pratica dello smantellamento delle navi in cantieri fatiscenti in Paesi come la Turchia, l'India e il Bangladesh. Ci auguriamo che questa sia l'occasione per ripensare un modello industriale aberrante e garantire sul serio lo smaltimento in Europa delle imbarcazioni comunitarie”.



 

L'OPERAZIONE “COSTA TI TENGO D'OCCHIO”

L'operazione “Costa ti tengo d'occhio” di Greenpeace e Legambiente non  si conclude con l'arrivo della Concordia a Genova. Greenpeace e  Legambiente monitoreranno lo smaltimento della Concordia e chiedono che  le associazioni ambientaliste siano presenti come osservatori per  monitorare questo delicato processo. Le due associazioni seguiranno  inoltre le operazioni di bonifica e ripristino dei fondali del Giglio  deturpati dal naufragio e dal cantiere della Concordia e vigileranno  perché ci sia un adeguato risarcimento del danno ambientale senza sconti  per la proprietà.(red – 27 lug)

(© 9Colonne - citare la fonte)