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UE, PISTELLI: DISASTRI NATURALI AUMENTATI, E' DOVERE MORALE AGIRE

UE, PISTELLI: DISASTRI NATURALI AUMENTATI, E' DOVERE MORALE AGIRE

"Dal 2009 ci sono stati 500 miliardi di dollari di perdite a causa di disastri naturali, più di 110mila vittime e 650 milioni di persone toccate da queste catastrofi. Come Europa abbiamo il dovere morale e politico di agire per portare soccorso e sollievo alle popolazioni, cercando di essere tempestivi quando il disastro è già avvenuto e mettendo in piedi adeguati meccanismi preventivi". A dirlo è il viceministro degli Affari esteri, Lapo Pistelli, aprendo alla Farnesina il 33esimo incontro dei direttori generali di Protezione civile dei Paesi membri e candidati, organizzato d' intesa con la Commissione europea. Al centro della due giorni di lavoro il rafforzamento della cooperazione tra Protezione civile e aiuto umanitario, due campi d' azione riuniti già dal 2010 sotto la Direzione generale Echo. "La competenza degli operatori umanitari e gli strumenti della Protezione civile - continua il viceministro - portano professionalità specifiche, l' Europa ha intorno a sé una faglia di fragilità naturali e politiche e gli effetti dei disastri li vediamo sui numeri di arrivi dei migranti e chiedenti asilo". "Il semestre di Presidenza italiana - aggiunge il capo della Protezione civile italiana, Franco Gabrielli - ci dà l' opportunità di offrire un contributo fattivo al processo di integrazione tra operatori umanitari e Protezione civile. La capacità di gestire il rischio è un importante tassello nella politica comune di prevenzione".



Sia Pistelli che Gabrielli sono d' accordo sul fatto che il coordinamento dei due ruoli è una priorità della Presidenza italiana del Consiglio Ue, ma c'è ancora qualcosa da migliorare. "Tutto va bene - dice il viceministro -, ma tutto potrebbe andare meglio. Ci sono ancora dei punti deboli da perfezionare per definire meglio i singoli strumenti comuni". Al meeting, oltre ai vertici dei sistemi di Protezione civile dei 28 Stati membri dell' Unione Europea, di Islanda, Liechtenstein e Norvegia, partecipano anche i Paesi candidati o potenzialmente candidati all' adesione all' Ue (Balcani occidentali e Turchia). "Questa sessione è allargata ad aree con le quali esiste una lunga tradizione di cooperazione e coordinamento" commenta Pistelli sottolineando come "l' adesione al meccanismo europeo di Protezione civile da parte del Montenegro è una Best practice per altri Paesi dell' area balcanica". Secondo Gabrielli "l' aumento della frequenza dei disastri presuppone una risposta più efficace da parte dell' Europa; è necessario migliorare sia la capacità di risposta immediata alle emergenze sia la prevenzione contro i disastri". "Si fa l' Europa anche così - conclude il viceministro -, integrando il nostro modo di lavorare per rafforzare la capacità di risposta alle catastrofi". (29 set - Sip)

 

 

 

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