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NATALE, GLI ITALIANI PASSERANNO
TRE ORE E MEZZA AI FORNELLI

NATALE, GLI ITALIANI PASSERANNO <BR> TRE ORE E MEZZA AI FORNELLI

Gli italiani trascorreranno quest’anno 3,5 ore in media per la preparazione del pasto principale del Natale, con uno storico ritorno del fai da te casalingo che non si registrava dal dopoguerra. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole degli italiani”, presentata oggi a Roma all’Assemblea Nazionale, dalla quale si evidenza che l’enogastronomia quest’anno è vincente in tutte le forme, dall’acquisto dei prodotti agli strumenti per la preparazione casalinga fai da te dei cibi, fino ai libri di cucina con le raccolte di ricette che dal 2008 a oggi sono cresciute del 70% e le copie stampate sono passate passando dai 2 milioni e mezzo all'inizio della crisi economica alle attuali 4 milioni e 200 mila. A cambiare - sottolinea la Coldiretti - sono anche le tavole con un aumento del 6 per cento di uva e lenticchie chiamate a portar fortuna contro la crisi, ma in generale sono i tutti prodotti tradizionali del Made in Italy a crescere sulle tavole degli italiani mentre calano le mode esterofile del passato.


IL PANETTONE BATTE IL PANDORO.
Il panettone consumato dall’89 per cento degli italiani – sottolinea la Coldiretti - vince la tradizionale sfida con il pandoro scelto “solo” dal 77 per cento mentre non c’è partita nelle bollicine con l’89 per cento degli italiani che brinderanno a spumante e solo il 14 con lo champagne. Una tendenza che si sta consolidando anche all’estero dove, con un aumento del 22 per cento nelle bottiglie spedite, lo spumante italiano conquista le tavole nel mondo con il record storico nelle esportazioni sulla base dei dati Istat sul commercio estero nei primi otto mesi del 2014. Non sono mai state richieste cosi tante bollicine italiane come quest’anno, e il risultato è - precisa la Coldiretti - che il 2014 si chiuderà con la spedizione all'estero di poco meno di 300 milioni di bottiglie. Dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili delle feste di fine anno sale sorprendentemente - continua la Coldiretti - il cotechino o lo zampone che viene gustato a tavola da quasi tre italiani su quattro (73 per cento) spesso in accoppiata con le lenticchie (78 per cento). Il segno di una maggiore attenzione all’economia nazionale e alla sobrietà dei comportamenti viene anche dal fatto che le ostriche rimangono un must per appena il 9 per cento degli italiani, mentre l’8 per cento non rinuncia al caviale. In forte crescita del 9 per cento è il menu a chilometri zero con i prodotti locali e di stagione che sarà servito al 43 per cento degli italiani anche per aiutare il territorio e l’economia. La tendenza a privilegiare un menu piu’ nostrano spinge gli acquisti nei mercatini che durante le feste sono frequentati da piu’ della metà degli italiani (53 per cento), secondo l’ analisi Coldiretti/Ixè. Ad essere preferiti negli acquisti al mercatino sono proprio - precisa la Coldiretti - per il 59 per cento degli italiani i prodotti enogastronomici. La migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è quella della presenza personale del produttore agricolo che - sottolinea la Coldiretti - puo’ offrire informazioni diretta sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati. Per il cibo e le bevande - continua la Coldiretti - si registra infatti una tendenza al ritorno al contatto fisico con il produttore magari con acquisti direttamente in azienda o nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, per assecondare la crescente voglia di conoscenza sulle caratteristiche del prodotto e sui metodi per ottenerlo. (red – 17 dic)

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