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PADOAN: DIFENDIAMOCI
CON LE RIFORME

PADOAN: DIFENDIAMOCI <BR> CON LE RIFORME

“L'economia deve vedersela con due rischi di rallentamento – afferma il un’intervista a la Stampa il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan -. Uno è di natura ciclica, perché la fase di massima espansione - penso soprattutto a Ue e Usa - si riduce di intensità. L'altro è legato alle minacce di protezionismo che potrebbero deprimere le aspettative e frenare gli investimenti”. Padoan evita ogni stima sul futuro: “Più che fare previsioni - assicura - occorre vigilare sullo sviluppo del dibattito: nelle guerre commerciali non ci sono vincitori”. La Bce vede una frenata della domanda. E l'Italia? “Non al momento. Gli investimenti privati continuano ad essere sostenuti. E i consumi hanno una buona velocità di espansione”. Siamo più vulnerabili? “È vero che l'Italia cresce meno degli altri, ma è anche vero che il ritmo è elevato, se considerato nella prospettiva dei vent'anni alle nostre spalle. Al netto della situazione congiunturale, le potenzialità di sviluppo italiane sono ancora significative. Possiamo crescere di più”. E allora? “La nostra vulnerabilità è legata in parte al debito e in parte a fattori strutturali come la modesta dimensione media delle imprese”. Secondo Padoan “Ha ragione Draghi quando chiede di non perdere slancio nell'azione di riforma, Italia e altri Paesi devono insistere sulle riforme strutturali perché la crescita potenziale deve salire. Per noi è importante far riprendere gli investimenti pubblici, frenati non tanto dalla carenza di risorse quanto dalla vischiosità dei processi amministrativi”. “Occorre continuare sul sentiero percorso in questi anni, che ha portato a una riduzione progressiva del deficit e a un'inversione della tendenza del debito, che si è stabilizzato, in un quadro di maggiore crescita. È un equilibrio virtuoso che va rafforzato”.  (27 APR - red)

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