Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Perché serve
un governo

Perché serve <br> un governo

di Paolo Pagliaro

(7 maggio 2018) La tenuta del debito italiano non si deve alla nostra capacità di risparmiare e di produrre, ma si deve soprattutto alla Bce e ai suoi acquisti massicci di titoli pubblici. La stagione di Mario Draghi sta tuttavia per concludersi e con essa anche il quantitative easing. Alla luce della scarsa crescita del Pil, il debito pubblico italiano tornerà dunque a brillare per la sua insostenibilità. Tornerà la stagione degli attacchi speculativi e dello spread, con l’aumento esponenziale degli interessi da pagare ai sottoscrittori del debito sovrano.

Basterebbe questa previsione di breve periodo – condivisa da molti osservatori – per spiegare quanto sia urgente, per l’Italia, disporre di un governo nella pienezza dei suoi poteri.

Un governo servirebbe anche per reperire i 12 miliardi e mezzo necessari a evitare il nuovo aumento di Iva e accise nel 2019. E i 16-17 miliardi per finanziare enti pubblici come Inps o Anas oltre che le missioni militari internazionali. E i 5 miliardi per il nuovo contratto del pubblico impiego. Serve un governo per decidere se vendere o tenersi Alitalia. Se Taranto continuerà a produrre acciaio e a che condizioni. Se e quanti posti di lavoro si salveranno all'ex Alcoa di Portovesme e all'Embraco di Riva di Chieri.

Serve un governo per risarcire, tramite decreto, i risparmiatori vittime di danno ingiusto nelle banche che sono state salvate dalla Stato. Ma anche per curare gli interessi dell’Italia nel braccio di ferro sui dazi doganali che vede contrapposti l’Unione Europea e Trump, un confronto che invece ci vede spettatori muti.

Un governo serve – infine - soprattutto ai cittadini più deboli, perché non sarà il mercato a ridurre le disuguaglianze. Ma sembra che ne sia consapevole solo Mattarella.

(© 9Colonne - citare la fonte)