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direttore Paolo Pagliaro

Opera, un nuovo Don Pasquale a Parigi

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Opera, un nuovo Don Pasquale a Parigi

OPERA, MICHIELETTO: UN NUOVO DON PASQUALE A PARIGI

Il regista veneto Damiano Michieletto torna all'Opéra di Parigi con una nuova produzione del Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Lo spettacolo, co-prodotto con la Royal Opera House di Londra e con il Teatro Massimo di Palermo, è in scena al Palais Garnier a partire da sabato 9 giugno alle 19.30, con 11 repliche fino al 12 luglio. Le scene, come di consueto, sono realizzate da Paolo Fantin; i costumi sono firmati da Agostino Cavalca; il light design è di Alessandro Carletti mentre i video sono curati da rocafilm. A dirigere l'Orchestra e il Coro è chiamato Evelino Pidò. Lo spettacolo è il terzo messo in scena da Michieletto all'Opéra national de Paris dopo Il barbiere di Siviglia del 2014 (ripreso anche nel 2015, nel 2016 e nel 2018) e Samson et Dalila nel 2016. “Sarà uno spettacolo intimo, psicologico, racchiuso in un piccolo spazio che rappresenta il privato di Don Pasquale – dice Damiano Michieletto – Il protagonista dell'opera è uomo vecchio, ma in qualche modo ancora bambino: incapace di gestire i suoi sentimenti e legato ad abitudini che lo portano ad isolarsi ancora di più. Malatesta rappresenta il virus che si inserisce nella sua esistenza e, come un finto amico, si allea con Norina alle spalle di Ernesto. Lo zio e il nipote finiranno l’avventura allo stesso modo: entrambi gabbati e destinati ad una convivenza che all’inizio della vicenda sembrava del tutto impossibile”. Protagonisti sul palco sono il basso Michele Pertusi nel ruolo di Don Pasquale, il tenore Lawrence Brownlee in quello di Ernesto, il soprano Nadine Sierra come Norina e il baritono Florian Sempey nei panni del Dottor Malatesta. Martedì 19 giugno alle 19.30 lo spettacolo sarà trasmesso in diretta su Culturebox, nei cinema UGC per la stagione “Viva l'Opéra!” oltre che in altre sale indipendenti in Francia e nel resto del mondo. Ci sarà anche una successiva trasmissione sul canale France 3. (BIG ITALY /red)

 

ATTRAVERSO FESTIVAL, DAL 27 LUGLIO INCONTRI, CONCERTI E PERCORSI CON ARTISTI

Venerdì 27 luglio, alle 21, presso la piazza della Chiesa a Carrega Ligure (Al) con lo spettacolo “Spaghetti Western” di Steve Della Casa ed Efisio Mulas - conduttori della trasmissione di Radio Rai “Hollywood Party” – inizia il primo tempo della terza edizione di Attraverso Festival – Uomini e storie delle terre di mezzo, la rassegna diffusa che si sviluppa come un vero e proprio percorso turistico-spettacolare nei territori regionali inseriti nella World Heritage List dell'Unesco nel 2014 e quelli limitrofi del basso Piemonte. «Attraverso è un festival intenso, emozionale, originale, di quelli che hanno l’ambizione di legarsi strettamente al luogo nel quale nascono. – commentano Paola Farinetti e Simona Ressico, direttrici artistiche - Abbatte in un sol colpo le frontiere immaginarie e reali tra le province nel nome della bellezza del paesaggio umano, agricolo e architettonico. Langhe, Monferrato e Roero diventano così, tra spettacoli, concerti, incontri, un unico scenario diverso per caratteristiche, ma uguale per potenzialità e armonia. Sotto le stelle dell’Unesco, un racconto di radici che si incrociano e danno vita a esperienze nuove, di vie e di rotte che guardano lontano, dove lo sguardo può solo immaginare.» In Piemonte, nelle terre di mezzo delle Langhe, Roero e Monferrato, inizia un cammino che passa attraverso ventuno paesi e tre province nella cornice di un solo grande festival che si conferma anfitrione di un’esperienza unica tra paesaggio e spettacolo. Saranno protagoniste le ricchezze paesaggistiche e la cultura storica e sociale dei territori che ospitano la rassegna dove ogni appuntamento è stato pensato in armonia con il contesto che lo ospita.  La rassegna si svilupperà in due tempi: il primo, dal 27 luglio al 9 agosto, come assaggio culturale dei territori al centro del festival, mentre, dal 24 agosto al 9 settembre, si avvieranno i percorsi legati alla storia e alle caratteristiche del Piemonte meridionale. Eventi, persone, arte in luoghi con una storia e un carattere proprio: dal Parco Naturale Capanne di Marcarolo a Bosio (Al), che farà da scenario allo spettacolo di Marco Paolini e all’incontro con Maurizio Carucci (Ex-Otago), alla Residenza Reale Unesco dell’Agenzia di Pollenzo a Bra (Cn), scenografia del concerto di Joan Baez passando per il centro storico di Novello (Cn) dove, in occasione dei quarant’anni della legge Basaglia, si avvicenderanno Paolo Crepet, Giovanni Nuti e Willie Peyote.

 

 

 

 

PUGLIASHOWCASE, LA PUGLIA DEL TEATRO A SETTEMBRE A ROMA

Dal 27 al 30 settembre 2018 arriva a Roma (Teatro di Villa Torlonia e Teatro Palladium): Puglia Showcase, vetrina di teatro contemporaneo pugliese, 12 spettacoli di teatro e danza contemporanea (vedi avviso pubblico su sito www.teatropubblicopugliese.it) in quattro giorni interamente dedicati alla Puglia con uno sguardo al panorama nazionale ed internazionale. Spettacoli, momenti di studio e approfondimento tematici, convegni sui temi importanti delle politiche teatrali con il patrocinio e il partenariato di enti e associazioni di settore e dell’ANCT.  “Un’importante occasione – sostiene l’Assessore alla Cultura della Regione Puglia, Loredana Capone - per far conoscere non solo la nuova produzione teatrale del nostro territorio, ma viverla nel contesto di una piattaforma di discussione sul passato, presente e futuro del teatro italiano, La Puglia fa sistema e si confronta con operatori nazionali e internazionali in accordo con prestigiose istituzioni il Teatro nazionale Argentina e l’Università Roma tre, per comprendere lo stato dell’arte e la condizione attuale in cui vive il settore teatrale e in particolare i circuiti”. PSC2018 nasce con l’obiettivo di promuovere scambi artistici nell’ambito teatrale e aprire le frontiere regionali alle proposte internazionali. È un progetto della Regione Puglia, ideato e realizzato dal Teatro Pubblico Pugliese, finanziato nell’ambito delle FSC 2014-2020 “Interventi per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e per la promozione del patrimonio immateriale”, Progetto Sviluppo e Internazionalizzazione della Filiera Culturale e Creativa dello Spettacolo dal Vivo – Teatro Danza, con la collaborazione del Teatro di Roma Teatro Nazionale e Università Roma Tre.

 

AL BRANCACCINO IN SCENA 'MADEMOISELLE C.' CHANEL LA REGINA DELLA MODA

Sabato 16 giugno alle 20 presso il Teatro Brancaccino di Roma (via Mecenate, 2)  gli allievi del MIA (Musical Inside Academy) portano in scena uno spettacolo inedito, scritto e diretto da Mary Ferrara: la biografia dell’icona della moda Coco Chanel (con la performer Vanessa Innocenti nel ruolo di Coco). Lo spettacolo è andato in scena a marzo in versione ridotta e sottoposto a pubblico e stampa, ha ricevuto risposte appassionate. Durante la serata, come ormai da tradizione TeatroSenzaTempo, verrà consegnato il premio alla carriera ad un artista simbolo del musical (in passato già premiati i registi Fabrizio Angelini e Claudio Insegno). A seguire, la consegna degli attestati e dei diplomi degli allievi dell’anno accademico 2017/2018. (PO / red)

 

TEATRO DI ROMA, NEL SEGNO DELLA PLURALITA’ DELLE VISIONI

Antonio Calbi, confermato per un secondo triennio alla direzione del Teatro di Roma, ha presentato questa mattina la stagione 2018/2019 del Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Ad aprire la conferenza, Emanuele Bevilacqua, presidente dello Stabile capitolino dal marzo 2017. A lui il compito di presentare il claim del nuovo cartellone: "Teatro. Le forme della verità". "Malgrado il nuovo claim - ha detto Bevilacqua - quello dello scorso anno, 'Il teatro è uguale per tutti' resta la nostra missione; ora e per sempre". A guidare la prossima stagione, dunque, identità molteplici e sconfinamenti, temi cruciali della comunità civile raccontati sui palcoscenici del Teatro Argentina, Teatro India e Teatro Torlonia: un percorso di progetti, sempre aperto e in divenire, dove il teatro è sia testimonianza del proprio tempo sia uno spazio di libertà, attento alla Storia, alle trasformazioni umane e alle tensioni del presente. Il Teatro di Roma si fa ancora più una “casa” plurale, in chiave inedita e dialettica, con nuove figure artistiche che affiancheranno la direzione con progetti curatoriali e formati innovativi: a Massimo Popolizio, regista residente all’Argentina, verranno affidate tre produzioni nel triennio, per immaginare un teatro d’autore, popolare e di qualità; a Lisa Ferlazzo Natoli, da aprile a giugno 2019, la possibilità di sperimentare ancor più India come Factory della Creazione Contemporanea, con l’alternarsi di altre due curatrici, una per ciascuna stagione del triennio; a Michele Di Stefano la gestione del format sulla coreografia contemporanea con l'evento triennale "Grandi pianure". È la pluralità di visioni, in ultima analisi, il segno distintivo del Teatro di Roma, nella nuova identità di Teatro Pubblico Plurale, un modello diffuso sul territorio che comprende, oltre all’Argentina e all’India, il Teatro Torlonia e i Teatri in Comune (Lido, Quarticciolo, Tor Bella Monaca, Corsini, Globe).  Su questi palcoscenici scorrono 15 percorsi che compongono, intrecciandosi, una Stagione lunga 11 mesi di continua attività, offerta tutti i giorni, a tutti i pubblici e con più proposte quotidiane. Il sipario si alzerà 580 volte su un cartellone di 115 proposte complessive, composto da 25 produzioni – di cui 8 nuove produzioni, 6 nuove coproduzioni e 11 riprese di cui 5 in tournée – con opere di 60 autori viventi, di cui 15 stranieri, 60 registi e circa 380 interpreti. Fra le messe in scena All'Argentina "Il nemico del popolo" di Ibsen diretto e interpretato da Massimo Popolizio e "La maladie de la mort", da Marguerite Duras, spettacolo in francese, vietato ai minori, di Katie Mitchell, sull'intimità di una coppia, con Jasmine Trinca. Dall'Argentina all'India, anche Emma Dante con più regie e Davide Enia con "L'abisso", sui migranti morti in mare. Al Torlonia, fra gli altri, "Dux in scatola", su Mussolini e "Storia di un'amicizia", da Elena Ferrante. Anche nella prossima stagione si rinnovano le partnership con Romaeuropa Festival, Short Theatre, Garofano Verde, Dominio Pubblico, Filarmonica di Roma, Carrozzerie N.O.T., e con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Finita la presentazione del nutrito cartellone, Antonio Calbi ha dato la parola alle diverse istituzioni presenti in sala; non atteso, il neo Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Alberto Bonisoli che, alla sua prima uscita pubblica, ha salutato la sala sottolinenando: "La mia presenza è segno dell’attenzione da parte del Ministero al Teatro di Roma e non solo, al mondo dello spettacolo dal vivo, dal teatro alla musica alle arti tutte". Il vicesindaco con delega alla Crescita Culturale, Luca Bergamo, che ha espresso apprezzamento per la ricchezza della proposta e la vocazione internazionale della nuova Stagione dello Stabile, e per la sfida raccolta dal Teatro di Roma a diventare motore propulsore del Sistema Pubblico Plurale "nel rispetto dell’autonomia dei Teatri in Comune, valorizzando una rete di scambio e di relazioni che nasce dallo stare insieme. Un teatro che si pone come artefice nella Capitale di un sistema che la collega con il resto del paese". Ha concluso il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha sottolineato la qualità e la quantità delle proposte che in questi anni il Teatro di Roma ha offerto, "Complimenti al Teatro di Roma, - ha detto . anzi chapeau, per la qualità e la quantità della produzione culturale. C'è stato un incremento nei numeri, figlio di una grande crescita. Siamo vicini a questa istituzione per rafforzarla come luogo di produzione culturale italiana. Molto importante è il contributo che il Teatro di Roma ha dato e darà nelle aree del sisma. La ricostruzione delle quelle parti della nostra regione, non è solo materiale, ma anche sociale e inevitabilmente culturale". In attesa che si concluda la stagione ancora in corso, appuntamento, quindi, il 9 settembre, con "Gala", una produzione R.B. Jérôme Bel, realizzato insieme a Short Theatre e Grandi Pianure Teatro di Roma - Teatro Nazionale. (8 giu - bur)

   

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